Ho ideato la Bottega della Pedagogista® come uno spazio online di scambio, consulenza, relazione e per il futuro mi auspico che diventi sempre più uno spazio ove ospitare progetti, incontri, serate e laboratori per famiglie (condotti da me e dai professionisti della mia rete).
Alcuni anni fa ho brevettato il logo, il nome e l’idea… e iniziato alcune interessanti nuove collaborazioni con professioniste dell’educazione.
Sto lavorando, come altri prima di me, ad un progetto culturale che comprende un cambiamento del modo di vedere l’imperfezione e il difetto, non più limiti da “curare” e mimetizzare bensì realtà da accogliere con le loro “comunque” infinite possibilità.
Questo pensiero è nato lontano, già a fine ‘800 Gonnelli Cioni, pedagogista, ha ribaltato l’approccio a quella che era la “difettologia” aprendo il primo istituto per frenastenici dove si sviluppavano progetti integrati per il recupero delle persone in senso olistico e non a settori riscuotendo grandi successi. Poi noi pedagogisti ci siamo un po’ persi e vissuti satelliti di quelle che erano altre discipline anche se riconosco i meriti di studiosi come la Montessori in particolare per l’attenzione, oggi si direbbe mediatica, che hanno attirato su tema “educazione” come valore.
Vygotskij anni dopo parlerà di bambini con uno sviluppo diverso, sul quale gravano non solo cause organiche ma anche la degradazione della posizione sociale, egli dirà “non è il deficit in se stesso a decidere le sorti della personalità, ma le conseguenze sociali, la sua realizzazione socio-psicologica”✩.
La persona, il cittadino, per me è un soggetto che deve essere sostenuto in ogni età perché sia capace di crearsi i presupposti e attivare le energie necessarie per la sua vita.
L’educazione diventa uno strumento attivo della crescita umana, della ricerca di consapevolezza nelle nuove situazioni che appaiono durante l’arco della vita, uno strumento essenziale anche nel momento in cui si innescano conflitti e fratture.
L’approccio pedagogico è una scienza pratica che si appoggia a una storia antica con anni di ricerche, ed è anche scienza dell’innovazione quando si intreccia e meticcia con la sociologia, l’antropologia e la psicologia rispettando la evoluzione dell’uomo.
La pedagogia è una scienza capace di osservare, riflettere e agire con la persona in reale simpateticità.
Nello Spazio 4FAMILY che ho realizzato a Firenze gli scopi e le finalità sono pertanto questi:
ACCOGLIERE le Persone, ASCOLTARLE e COMPRENDERLE, proporre strategie educative perché ritrovino la motivazione, superino le difficoltà attraverso le proprie risorse e grazie alle varie teorie e approcci della Scienza dell Educazione, della Pedagogia clinica® e della Mediazione familiare.
Un ambiente positivo, libero da sovrastrutture e pronto a modellarsi ai bisogni dei soggetti.
Dal bambino alla famiglia, dai singoli ai gruppi tutti potranno trovare uno stimolo per innescare la propria trasformazione.
Mentre lavoro a questo, continuo a leggere e dibattere (in rete e dal vivo) su #innovazionepedagogica, #comunicazione, #pedagogiadellafamiglia, #genitorialità e #figli … lavoro con alcune colleghe a progetti di informazione, con altre di formazione.. e continuo a studiare ed aggiornarmi.










✩ rielaborazione personale da alcune pagine di Epistemologia della pedagogia clinica, Pesci, 2004
Mi sembrano idee, spunti e pensieri molto interessanti che da anni mi piace incontrare e trattare nella mia pratica professionale. Ti auguro buone cose per i prossimi giorni frizzanti!
Un commento così è da incorniciare perché arriva da una grande professionista…magari un giorno, chissà…
Mi piace aprire porte, scoprire mondi, imparare cose, percorrere strade..condividere, collaborare, creare.