Maledetti genitori, io voglio i miei vecchi amici! – consigli in caso di trasloco e cambio scuola
Ho deciso di scrivere un articolo su questi due argomenti perché sono sempre più frequenti situazioni di vita delle famiglie e poi producono EFFETTI COLLATERALI FATICOSISSIMI:
- ESPLOSIONI DI RABBIA
- LITI FUNESTE
- PIANTI INCONSOLABILI
- NOTE DISCIPLINARI
- REGRESSIONI nella fascia 3/6 anni
IL TRASLOCO
Una famiglia quando trasloca se non c’è passata già, non si aspetta la crisi interna che può vivere.
Mamma e Babbo decidono, si accorgono, sono costretti per logistiche lavorative a cambiare casa e molto spesso quartiere o addirittura città.
Il figlio o la figlia, se sono nell’età dagli 11 ai 16 anni hanno un alta probabilità di reagire in modo rabbioso.
Perdo gli amici ( è la prima reazione).
Proprio ora che mi stavo inserendo (quando magari non è neanche così vero…)
La casa è orribile in un posto terribile (spaventati dal non avere punti di riferimento)
Non c’è una squadra, quelli saranno pivelli (vale per qualsiasi sport).
Se hai figli piccoli potrebbe andarti meglio rispetto ai punti sopra ma metti in conto possibili regressioni su certe acquisizioni:
dormire soli, pipì notturne, reazioni emotive forti, nuovi ambientamenti all’infanzia o al nido…
Che fare quindi? Rivendere casa?
Ma certo che no.
Però passa questo articolo ai tuoi amici che sai che stanno per farlo, perchè si organizzino e non caschino in conflitti che poi li preoccuperanno alquanto.
Figli dagli 11 anni in su…
Affrontare sempre a tavola, anche prima di questa occasione, temi di vita reale come il lavoro, le fatiche di stare in affitto o in un quartiere poco servito, la scelta di avvicinarsi al lavoro o ai nonni o alla natura mossa da valori profondi.
Te lo dico ancora più semplice: NON gli deve cadere in testa una scelta simile dalla sera alla mattina.
Tra l’altro ASCOLTARE un figlio, le sue strampalate idee, le resistenze interne ti metterà subito in relazione con lui e lei, gli farà capire che stai riflettendo su ogni dettaglio. Così eviti che ti URLI : sei EGOISTA!!!
Portali con te a vedere le case, anche se si annoiano, anche se faranno osservazioni “inutili”, avvicinali a comprendere cosa accade nella vita quando si cerca casa e come si deve fare delle scelte difficili (volere tutto è solo delle favole).
COINVOLGERE tuo figlio significa farselo alleato e complice. Poi dovrai infinite e ripetute volte tranquillizzarlo sui punti per lui fondamentali: amici, scuola e sport.
Non basterà dirgli: EHI! Sai quanti nuovi amici!!
…una porta sbattuta è il minimo.
La promessa che lo aiuterai a coltivare i vecchi, facendo anche un pò la tassista, e che sarai in grado di aiutarlo a farsi nuovi giri, invitandoli a casa e prendendo parte alla sua vita scolastica (comitato genitori ad esempio) così da fare velocemente amicizia con le nuove famiglie.
Con questo ultimo suggerimento mi allaccio alla seconda parte:
GLI CAMBIO SCUOLA PER LA QUALITA’ MIGLIORE
Tu sei perfettamente cosciente che dove è la didattica, le risorse scolastiche non sono delle migliori e con Babbo valutate l’opzione di fare qualche km in più per portarlo a una scuola che avete visto più bella e che vi sembra più stimolante.
Aspettate la fine dell’anno, o il passaggio alle medie per prendere questa decisione così da non confondere le idee a vostra figlia o figlio.
Anche qui se la comunicazione arriva come un mattone sulla testa mentre mangio un gelato ottengo un’esplosione di DOLORE E di RABBIA.
Come col trasloco bisogna parlarne e parlarne molto prima, con calma e senza paura delle resistenze dei tuoi figli.
Ti dico cosa devi chiederti in quel momento:
Sei certo di aver valutato bene l’opzione cambio scuola e non lo fai solo perchè solo a te la maestra, prof non piace?
La nuova struttura è davvero così migliore o è di moda?
Se mi leggi fino a qua, significa che sei una mamma o babbo che ha davvero a cuore i figli e non fa scelte modaiole, per cui quello che voglio che tu faccia a questo punto è comunicargli con il CUORE che [usa le mie parole] siccome io ti amo tantissimo, penso che la nuova scuola sia davvero più ricca di esperienze per te sia didattiche che di gruppo. Sarà faticoso all’inizio, forse, ma lo faremo INSIEME.
La questione AMICI anche qua sarà il tasto ESPLOSIVO, e quindi dovrai aiutarlo ben bene a sentire che NON perde nulla, quanto che ACQUISTA un nuovo gruppo.
Che sia il trasloco o il cambio scuola, la calma vostra-di genitori- aiuterà lui.
Se pensate che lui possa vivere positività e armonia ma voi non riuscite a mettere in pratica quello che riflettiamo come utile, e vi fate prendere dalla rabbia e disperazione, lui capisce che non c’è sicurezza, perché anche voi non ne avete.
Ovvero i bambini e i ragazzi si accorgono SUBITO quando i genitori hanno dubbi o dissensi fra loro, per questo PRIMA di compiere certe scelte dovete parlarne tanto e valutare bene INSIEME.
ULTIMI 4 CONSIGLI per evitare le LITI:
1) non dovete mai arrivare all’esplosione…sempre il dialogo, l’accoglienza, il comprendere quali emozioni stia vivendo, valutare se per una volta sia davvero bisognoso di non fare calcio nella nuova squadra e capire cosa gli serve
2) la scuola, sta trovando amici? sta trovando professori che lo accolgono? Se non trova un “appiglio positivo” sono troppi i punti negativi.
quindi 3)dovete parlare con la coordinatrice-direi che non si può rimandare- e spiegare il malcontento di Lu e chiedere il loro aiuto
4)se la nuova casa, la nuova situazione ancora è un boccone amaro e i compiti li tira via ma li fa, va sottolineato che è davvero un ragazzino che ci prova anche se non è felice e dimostra tanta volontà (portiamolo a mangiare un sushi extra!)
5) i vostri dubbi, il vostro dibattere anche postumo alla scelta è inutile e rende insicuri. I tuoi figli lo vedono e lo potrebbero usare per manipolarvi (sono sempre degli astuti!).
L’esperienza professionale e la scienza testimoniano come i bambini cambiano in funzione del cambiamento dei genitori. Con continuità, senza fretta e con tanta coerenza 😊 non vi abbattete:
è quando c’è tempesta che si vedono i bravi marinai!
Essere eccessivamente rigidi non porta a molto, ne ho già parlato mille volte.
La rigidità non è in educazione nè sinonimo di autorevolezza nè di efficacia.
Ti saluto e se hai bisogno chiama!
Vania Rigoni

