DAD di nuovo, la scuola a casa cosa significa

A distanza di un anno dal lockdown del 2020 ho deciso di riparlare di scuola a casa.

Ti chiedo la pazienza di leggere tutto l’articolo, in fondo troverai anche dei suggerimenti pratici.

Negli USA e in UK DAD significa una sola cosa univoca: babbo. Il papà che accompagna i figli a crescere. 

La figura, una delle due, che trasmette loro valori, sguardi, significati così che possano maturare consapevoli.

Noi che copiamo dai paesi anglofoni tutto e a distanza ritardata abbiamo creato l’acronimo D.A.D. poi divenuto D.I.D. in altri casi L.E.A.D. .

Pedagogicamente ti dichiaro che sono termini solo utili a sottolineare il fallimento della politica nella progettazione di un piano di sicurezza nelle scuole, quanto a dire che un manipolo di figure educative (anche tu genitore ne fai parte)  si stanno battendo come Leonida alle Termopili.

Bambini a casa è la risposta ipocrita di un paese che non riesce a regolarsi secondo dei principi di prevenzione e di educazione.  

Da circa 20 anni si chiede, noi che si lavora fra scuola ed extra scuola, la riduzione dei bambini nelle classi e una maggiore flessibilità di progetti e di programmi fra didattico, Outdoor, laboratoriale e esperienziale.

Ci abbiamo davvero sperato l’estate scorsa che fossero fatti investimenti in tale senso (come ho fatto io nella BOTTEGA, ridotto i gruppi, aumentato gli spazi, privilegiato il giardino, messo in sicurezza dipendenti e utenti con pannelli di plastica oltre che DPI).

Cosa abbiamo ottenuto? 

Alcuni banchi con le ruote.

Le classi hanno mantenuto il numero.

Una rigidità istituzionale.

Un impoverimento della didattica.

Cosa ha generato?

Confusione nei genitori che hanno trascorso settimane a casa per le quarantene dei figli

Figli adolescenti che hanno capito che i loro riferimenti didattici erano confusi 

Figli bambini e piccoli che hanno visto o maestre incredibili o maestre invisibili

..

E poi ha generato la follia che ha definito le scuole un covo di virus.

Il virus cova nelle strade, negli uffici degli adulti che pensano di poter tenere le mascherine a mezz’asta, nei supermarket dove nessuno o quasi rispetta le norme igieniche e manipola il cibo e ti viene addosso per la fretta di una carestia mai prevista. 

Il virus cova nella mente dell’adulto mal-educato e non nei bambini e ragazzi che come soldatini si apprestano alle loro lezioni consapevoli che certa sicurezza è per loro cura.

Abbiamo creato una generazione di politici disinteressati all’educazione e per questo io chiedo scusa,
la mia voce non si è levata mai abbastanza forte come quest’anno (e non mi fermerò più).

Politici che pensano che il futuro si improvviserà, invece si fa ogni giorno in BOTTEGA, nelle scuole e nei nidi, nell’infanzia e in tutti i luoghi di cura educativa.

Come ho scritto sopra, se stai leggendo fin qui sei uno dei 300, come mi sento io:
una combattente nel nome dei TUOI figli per proteggerli e dar loro il miglior futuro.

A questo punto però voglio anche dare 3 dritte da spendere al volo:

  1. Le chat genitori: falle diventare uno strumento di mediazione, devono servire per proporre migliorie, per ascoltare i veri bisogni di tutte le famiglie e se possibile creare un gruppo coeso che cercherà di comunicare per il meglio dei propri figli. È vero che la scuola dovrebbe aiutare tutti (art.34) ma in alcuni casi la scuola è incapace e ha bisogno di idee e di proposte.
    Se le create con gentilezza saranno ascoltate, le negozierete. Potrete chiedere l’intervento di una professionista come me per collaborare, avrà un costo ma diviso sarà ininfluente sui vostri budget.
  2. Lo studio a casa: lasciate liberi i vostri figli di sbagliare, di imparare a cadere e rialzarsi. Lasciateli contrattare con maestr*, prof  così da sviluppare una capacità di problem solving che altrimenti apprenderebbero quando ormai “i buoi son scappati”.
    Non siete tecnici dell’apprendimento, evitate di indirizzarli troppo, di metter loro ansie e aspettative che non gli appartengono. Loro devono crescere a modo loro.
  3. L’isolamento, i video giochi, la noia: si combattono solo con un’attivazione differente, passeggiate col cane intorno a casa, comprate un pesce rosso, coltivate un pomodoro o le fragole sul balcone, mettete in ordine la cantina o il ripostigli e poi ANCORA passeggiate. Tutto questo vale se lo fate insieme.

È vero non tutto verrà risolto da quanto ti ho scritto, per questo serve il mio lavoro e per questo non mi sono fermata mai dal marzo 2020, anzi ho aumentato l’impegno con le dirette gratuite nel gruppo tutte le domeniche, i progetti light come il Calendario per Genitori e le ore di studio specialistico con un’assistente laureata che mi affianca.

Se hai bisogno noi ci siamo, per te e per tuo figlio basta chiamare al 055472846 oppure con il form sotto l’articolo

 

Vania Rigoni

 

 

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( ti metto i 4 link agli articoli dell’anno scorso )

-uno bambini-casa-0-6-anni/

-due primaria-comportarsi-bambini-casa/

-tre medie-comportarsi-bambini-casa/

-quattro adolescenti-casa

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