Un tema trasversale gli Abbracci e il Contatto, FORTEMENTE CONNESSO con lo sviluppo della SICUREZZA e dell’AUTOSTIMA.
Fin dalla pancia il bambino è toccato e abbracciato, poi nascono e i piccoli vengono manipolati con delicatezza senza incertezza per trasmettere loro protezione, cura e nutrimento.
Via via che crescono i contatti si fanno reciproci, talvolta sono delle vere botte e pizzicotti … non è cattiveria è che non ha capito come altro fare o a dosare la forza o a dosarsi nell’emotività.
Oggi sono qualcosa di miracoloso, nessuno si può più abbracciare se non all’interno di una famiglia.
L’abbraccio è stato finalmente rivalutato anche in tema sociale, non è più un qualcosa di scontato.
Pedagogicamente parlando trattare il tema degli abbracci è qualcosa di veramente profondo:
il contatto con l’epidermide diventa un momento di alta percezione, di alta propriocezione.
Questo significa che il momento in cui due pelli, la tua e quella di tuo figlio si incontrano ed entrano in contatto SCATTA la COSTRUZIONE della vostra RELAZIONE.
A questo proposito ci sono due/tre albi illustrati che trovo deliziosi:
- Abbracci, Jimmi Liao
- La macchina degli abbracci, Scott Campbell
- Tutto in un abbraccio, Monari-Daviddi
Queste letture servono per raccontarvi un altro modo di pensare a questo momento così importante, ri- focalizzarsi sul contatto fisico: un contatto fisico che chi di voi ha bambini più piccoli è possibile che nasca più spontaneo perché ancora nella mente abbiamo l’idea del trastullarli anche fisicamente e molte volte sono loro stessi che entrano prepotentemente fra le nostre braccia.
E i grandi???
Per quelli più grandi sembra diventare qualcosa di chimerico, in realtà come vi spiegavo scientificamente all’inizio andare ad attivare la pelle e quindi tutto quello che è la propriocezione con l’esterno, va a dare una enorme INSEGNAMENTO a quell’area che si definisce CAPACITA’ DI REGOLARE LE MIE EMOZIONI IN RAPPORTO CON IL MONDO.
IL CONTATTO insegna una regolazione emotiva quando mi trovo nel contesto sociale.
TUO FIGLIO –grazie a TE– ha imparato a decodificare le sensazioni e le senso percezioni che arrivano dal contatto, quando si troverà all’interno di una classe quando si troverà all’interno di un gruppo dove altri bambini saranno così vicino a lei/lui da sfiorarlo, da spintonarlo da “cincischiarlo” non avranno quella preoccupazione di dover decodificare un qualcosa che loro non conoscono
Questo in particolare può accadere a chi ha un figlio con un’altra sensibilità o di un’alta impulsività, bambini e ragazzi molto emotivi hanno bisogno di poter capire che quello che succede quando vengono emozionati da un contatto di pelle o di cuore, per non spaventarsi e scatenare tempeste difensive.
Pensate poi nell’ADOLESCENZA, nel momento in cui io entro in relazione di corpi con un’altra persona e quindi alle prime esperienze sessuali, così come le esplorazioni sul proprio corpo. Si aprono infinite finestre…e se non ho già una relazione con il mio corpo e con i miei genitori con cui parlarne posso rimanere spiazzato.
Quindi 3 idee:
1) se è piccolo e tu non sei un tipo da coccole, inizia col Coccolario di Pellai e proseguendo nell’età cerca di prenderti del tempo per stare in silenzio con lui/lei vicini a contatto
2) se è refrattario/a alle coccole e ai contatti leggi i libri che ti ho suggerito insieme e fate dei giochi tipo TWISTER, dove il corpo serve e fa anche ridere
3) se è grandino/a puoi comunque parlarne partendo dalla tua esperienza di adolescente, e poi gioca ancora con lui fisicamente.
Vania, come pedagogista ha sempre dato estrema attenzione a questo aspetto sia nel lavoro quotidiano con i figli che con i genitori. Inoltre l’utilizzo dei Metodi e delle Tecniche della Pedagogia Clinica in aiuto alla persona in cui si è formata le permettono di sostenere i tuoi figli nel loro apprendere a partire dai segmenti corporei (la geometria, la grammatica) e la produzione immaginativa (la creatività, l’espressione di sé).
Come dice VANIA: partire dal IO individuo scoraggiato, per arrivare all’IO PERSONA sereno e efficace.
Il mio lavoro è proprio questo, aiutarVI a recuperare la serenità in famiglia.
Contattami se vuoi essere aiutato a recuperare questa dimensione così preziosa (la relazione con il contatto) e ampiamente messa alla prova da un anno di pandemia, se vedi tuo figlio rigido e in difficoltà nelle relazioni e nei suoi comportamenti sociali: i percorsi della BOTTEGA possono aiutarlo e aiutarti a trovare benessere.
Usa il form qua sotto oppure chiama lo studio 055472846