KIT della ripartenza dalla primaria in avanti

La scuola è per tutti e la scuola riapre.

Sono i concetti che svolazzano dai salotti di casa a quelli politici, sono pensieri che abbiamo tutti pur chiedendoci “come” realizzarlo senza esporci a una risalita fuori controllo della pandemia.

Non sono un medico né una epidemiologia, sono una pedagogista ligia a quanto le norme chiedono: ho chiuso, ho sanitificato, ho acquistato dispositivi ufficiali e ….poi ho riaperto.

Nel 1963 le medie divennero obbligatorie, prima lo era solo la scuola elementare creando non pochi squilibri sociali. Don Milani a una serata per genitori di Calenzano spiegò:

Dovete mettervi a cuore che d’ora in poi i ragazzi fino alla terza media si mandano per imparare, perchè si istruiscano, si educhino, non si mandano più per prendere il diplomino. Da qui a tre anni questo livello di scuola non sarà più per differenziare. I ragazzi potranno andare a scuola per istruirsi e non per conquistare un diploma.  DEVONO ANDARE AVANTI TUTTI.

Questo è quello che penso forte come pedagogista clinica.

La scuola non è per passare. La scuola è per imparare.

La pandemia ha insegnato molte cose ai tuoi figli:

-gli adulti non si arrendono e vanno avanti con nuove strategie (nel lavoro e nel privato)

-come usare i device per apprendere, non più solo come optional per qualcuno ma come risorsa per i molti

-la scuola è un luogo di persone che mancano fisicamente

L’estate ha insegnato altro:

-con attenzione si può incontrare gli amici e uscire

-con attenzione i genitori rientrano a lavoro

Attenzione ha un significato preciso: distanziamento e mascherina, no promiscuità.

Come sai, dopo aver studiato norme e regole ho aperto anche ai PICCOLI GRUPPI (o bolle) e sia a Giugno che adesso sto portando avanti dei percorsi educativi di apprendimento per bambini dagli 8 anni fino ai 13.

SUGGERIMENTI CHE HO RIFLETTUTO PER IL RIENTRO:

ASTUCCIO con

  1. fazzoletti di carta, 2 pacchetti uno per il naso e uno per il bagno visto che la carta igienica sarà un problema da gestire
  2. mini boccetta di gelidroalcolico da ricaricare a casa con la super boccia (che ha un costo inferiore)
  3. mascherina di scorta con iniziali, chirurgica, si trovano a prezzi accettabili anche alle coop e esselunga

al suo interno  inserisci un micro astuccio di riserva di cancelleria ai piccoli, che potrebbero perdere penna o lapis, sopratutto le prime settimane e rischierebbero di mettere in crisi la maestra che non può favorire gli scambi in classe. Ricorda la borraccia con l’acqua (è indispensabile per il cervello)

PAROLE di

  1. serenità, in fondo la mascherina sanno tenerla soprattutto i grandini e sopratutto se noi diamo l’esempio
  2. incoraggiamento e abitudini scandite fin da casa, ogni 2 ore ci si lava le mani o gel se fuori
  3. fiducia nei loro insegnanti, che spero tu stia contattando per capire come poter collaborare

PROPOSTE di scuola in spazi aperti (che per i grandi non devono per forza essere fighissimi luoghi attrezzati ma luoghi senza pareti), sopratutto dove  le aule non permettono di arieggiare adeguatamente e quindi togliere le mascherine almeno al banco durante le spiegazioni.

Le mie idee e proposte hanno una base concreta. Vivo ogni giorno senza sosta (dalla mattina alla sera) nelle mia BOTTEGA della Pedagogista, come era per Don Milani a Barbiana, un ambiente dove i presenti ed io viviamo senza contrasti insolubili:
c’è professionalità e ascolto da parte mia verso tutti, pur mantenendomi l’adulta che organizza, progetta e dirige lo Staff e i ragazzi, dando accoglienza ai genitori e leggerezza per tutti.

 

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