Come aiutare un figlio che si sente sconfitto scolasticamente

Domande ricorrenti sono su figli pre adolescenti con “questioni varie legate al successo/insuccesso scolastico”.
Nel mio lavoro, prima come educatrice poi come pedagogista, ho sempre guardato al problema come una equazione lineare.
 Apprendimenti + Emozioni = Soddisfazione
Per apprendere occorre essere organizzati per farlo*:
1) dal punto di vista strumentale, i requisiti personali e esterni (le competenze, i materiali di studio)
2) dal punto di vista emotivo (come sto in classe? mi sento capito? i compagni perchè non mi aiutano?)
*questo vale sia che tuo figlio abbia una qualche diagnosi di DSA che non.
Il mio modo di lavorare punta a sviluppare la consapevolezza. Se tuo figlio non ha chiare in mente le sue potenzialità, non può comprendere come si studia.
Per essere consapevole e non avere paura dei suoi errori, deve piano piano sentirsi sicuro.
Una via che adotto è fare leva sulle 6 fonti dell’autoefficacia:
  • esperienza passata (fallimenti e successi)
  • esperienza vicariante (osservando gli altri)
  • capacità immaginativa (riuscire a immaginare possibilità)
  • persuasione verbale (influenza dell’esterno)
  • stati fisiologici (il battito che accelera, le mani che sudano..)
  • stati emozionali (positivi e negativi)
Una lista che condivido con te, mamma e babbo, perché ti diventi un punto di partenza per aiutare tuo figlio. Puoi anche usarla negli scambi con la scuola, come una traccia per delineare cosa è meglio mettere in campo nel suoi piano didattico.
Come usarla?
Attraverso una comunicazione che protegge, non punisce.
Una comunicazione che narra e aiuta a ricordare.
E con le informazioni che ne fai?
Piano piano con sincerità comprenderai quali sono i punti dove il tuo bambino o ragazzo si sente fragile, e quanto. Questo ti porterà a scegliere per lui eventuali specialisti utili ad aiutarlo.
Se a tutto questo aggiungi un ascolto della vera motivazione che ha tuo figlio quello che ottieni è una fotografia dello stato attuale oggettivo.

Secondo la pedagogia clinica® lavorare sui difetti come in tanti approcci che vedo anche oggi applicati nei doposcuola classici serve a evidenziarli non a farli sparire.

Ho messo a punto nei tanti anni di lavoro un modello efficace dove riesco a focalizzare fin dai primi appuntamenti quello che occorre a tuo figlio per evolvere e di lì attivo l’iter più adatto per lui e te.

✅ Un lavoro pedagogico clinico®
✅ Un lavoro sulle autonomie scolastiche
✅ Un lavoro in micro gruppo
✅ Nessun lavoro con lui ma con TE (alleno te ad aiutare lui)

✅ Un lavoro con altre figure

Per cui ti consiglio di sottolineare e lavorare sulle aree potenti di tuo figlio, dedicando alle fragilità momenti di accoglienza e di ascolto vero. Questo ti permette di farlo sentire EFFICACE…e di prenderti tempo per capire come aiutarlo.

Può darsi che tu non riesca da sola a risolvere, è umano, anche io non so cambiare la guarnizione alla mia lavatrice. Per questo ho chiamato un idraulico e tu puoi chiamare me!
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