L’arroganza non è una cosa con cui si nasce. Si nasce con gli occhi verdi, con i capelli ricci, ma non con l’arroganza.
E’ una riflessione che faccio perché la violenza, il bullismo, la prevaricazione, sono tutti argomenti che purtroppo vanno per la maggiore, molto più di racconti di azioni gentili, positive, in favore dello sviluppo.
Mi sento in dovere come sempre di portare chi mi legge in attenta riflessione e auto riflessione.
Perché ti parlo di arroganza?
Perché sto osservando sempre un crescendo di figli, bambini e bambine in ugual misura, che sviluppano un tasso di arroganza e provocazione che è fuori norma, nel senso che normalmente appartiene a ragazzi adolescenti, dove l’arroganza, la voglia di primeggiare fanno parte di quel inevitabile tiro alla fune… invece le noto in bambini molto più piccoli, della fascia della primaria.
E come dico sempre per capire e intervenire, occorre osservare.
- Sei proprio sicuro che tuo figlio è arrogante?
- Sei proprio sicuro che tuo figlio o tua figlia vuole avere l’ultima parola?
- Sei proprio sicuro che è un’adolescente nei panni di un bambino della primaria?
Mentre in mente mi girano queste domande, penso anche che involontariamente ci sono:
1) genitori che rispondono in modo molto duro ai proprio figli piccoli, in un tono che si direbbe noi fiorentini quasi sprezzante, anche e soprattutto molto spesso di fronte ad estranei,
2) genitori senza peli sulla lingua che fanno commenti ironici e anche se vogliamo un pò maligni sulle persone che passano, sui vicini di tavolo, di stanza, di negozio… mostrando ai figli un non rispetto delle differenze esasperato perché i commenti che ho ascoltato e visto fare di fronte a bambini molto piccoli denotano soltanto una incapacità di inclusione dell’altro e una paura delle differenze,
3) la leggerezza nella comunicazione, quindi genitori che si rivolgono alle figure professionali che incontrano come camerieri, guide turistiche, la mia segretaria, la mia educatrice con fare molto arrogante e provocatorio..
4) genitori che sollecitano ad azioni di furbizia contro il prossimo, piccole astuzie o piccole provocazioni che sembrano non causare danni…
Ho già messo in luce 4 punti che se vedi bene e li trasli sulla mente di un bambino dai 4 ai 12 anni capisci bene senza neanche rendertene conto che stai crescendo i tuoi figli in un territorio fragile, non nutriente, confuso e spaventato.
Specialmente nella fascia 0-6 anni, dove si impara attraverso le emozioni dell’adulto e il bambino procede nei suoi apprendimenti in specchio della relazione di attaccamento con la madre (e il padre) se vive e assorbe un contesto così violento nelle parole e nella gestualità, nella socialità non può che subire una fatica nell’imparare ad auto regolarsi.
L’arroganza, quel senso di superiorità nei confronti del prossimo, che si manifesta con un costante disdegno e un’irritante altezzosità sarà facile che in età maggiore (dalla 4 primaria) sfoci in un atteggiamento di bullismo se agito o di isolamento/depressione se subito.
Sono certa che non ci avevi mai pensato.
E poi noi Toscani siamo così, goliardici. E tu magari sei una burlona o un burlone, ti piace fare chiasso!
Ci sarà tempo…più avanti quanto tuo figlio avrà definito bene cosa lo fa sentire sereno e cosa lo spaventa.
QUINDI, COSA PUOI FARE?
✅ Se sei arrivato fino a qui hai voglia di fare una TRASFORMAZIONE, e io ci sono!
1️⃣ Ricordarti che sei il suo MODELLO – e inizia SUBITO prima ancora di andare avanti a leggere.
2️⃣ Cambiare le parole che usi per parlare CON lui, DI lui e DAVANTI a lui.
3️⃣ Cambiare il TONO e il RITMO del tuo parlare.
4️⃣ Sii propositivo e non lamentoso, né distruttivo.
Non è facile cambiare, tuttavia lo puoi fare, non sei un albero.
Vuoi fare tutto e ti senti spaesato?
il tuo bambino sembra non notare i tuoi cambiamenti…e vuoi un piano personalizzato di approccio?
Io ci sono❤️ anche online se vivi lontano
Non si può fare tutto da soli, nessuno può.
Vania Rigoni
Ciao sono una mamma di 2 bambini 10 e 4 anni.
10 anni maschietto e 4 femminuccia
Il maschetto è sempre stato un bambino dolce educato sensibile da quando è nata la femminuccia che è iniziata una gelosia che solo nell ultimo anno sta cacciando fuori. La piccola a pochi mesi dalla nascita ha avuto la bronchiale e quindi dovetti ricoverarmi per qualche giorno con lei e lui ha preso questo mio allontanamento come un abbandono piano piano sono riuscita a fargli passare questa “fobia” di perdermi ma da 1 anno a questa parte sta uscendo fuori la gelosia che lui priva per la sorella , e sempre molto e spesso arrogante con lei , nn ci gioca mai cose diciamo normali che fa un fratello maggiore nei confronti della sorella più piccola però il problema è che lui è cambiato con tutti specialmente con noi genitori ,ci risponde sempre co n toni arroganti e se l ho riprendiamo o cerchiamo di fargli capire che nn è il modo di fare lui nn l ho ammette che sbaglia anzi dice che siamo noi che rispondiamo male ecc…
Il mestiere del genitore è molto difficile e io vorrei avere un consiglio o cercato molte volte di parlargli e di fargli capire che il suo atteggiamento è sbagliato lui li per li dice che gli disp ma poi passa un giorno e la storia si ripete.
Cosa posso fare per farlo cambiare ? Grazie
Buongiorno, la strada educativa da intraprendere lavora non sulla punta dell’iceberg, ma sotto…per cui non è tanto lo spiegargli il fatto in sé della sorella, quanto aiutarlo a poter esprimere e riconoscere le proprie emozioni. Questo argomento è parte di tanti percorsi per genitori che seguo, perchè i vostri figli vanno aiutati a comprendersi e poi nel caso sceglieranno di essere gelosi (ma a giusta causa!)
Ciao, piacere sono Arleta sono mamma di un bimbo di 6 anni. Fino a pochi mesi fa nostro figlio era un maschietto stra calmo e molto educato. Ma da momento che lo abbiamo portato al mare, e io ho dovuto andare al lavoro, non sono più riuscita a seguirlo durante le giornate. Mio figlio ci rimaneva con suo babbo. Pari a tutti giorni al mare, giocava con altri bambini sconosciuti e abbastanza mal educati e arroganti, sempre con parolacce sulla lingua. Noto dopo le vacanze che nostro figlio diventato uguale, stessi risposte arroganti… Arrivato il punto dove ha cominciato andare a scuola.. e qui ci sono problemi con risposte mal educati ed arroganti verso maestri. Tornando dal lavoro sento che non è stato bravo, decido di andare parlare con lui xchè ha paura di dirmi le cose, sapendo che io mi arrabbio e magari li faccio divieto di gioco o tv…non so né meno se faccio bene..io però con calma spiego gentilmente che non si può comprare così verso nessuno, che sbagliando bisogna chiedere scusa. E qui diventa problema. Come chiedere scusa… Li spiego che deve venire dal proffondo del cuore.. che un maestro ha ragione di dirmi tutto, che è lui che lo insegna come diventare grande ecc.. ma mi chiedo.. faccio bene???? Dove sbaglio se lui ripete stesse manovre?
E’ bello che una mamma aiuti il figlio a comprendere l’importanza della scuola: complimenti! Poi mi viene da chiedere, perchè è così agitato tuo figlio?