I figli sono più grandi e vanno spinti all’autonomia.
I ragazzi come scrivevo per le fasce precedenti possono dover esser tenuti a casa per alcuni motivi plumbei che sarebbe idilliaco non esistessero:
-lunghe malattie infettive
-degenze ospedaliere
-infortuni con traumi importanti
oppure per motivi positivi come le vacanze di Natale, Pasqua ed estive.
Di questo periodo, sono a casa per cooperare al contenimento dell’emergenza sanitaria causata dal virus Codiv-19.
La scuola, istituzione educativa e didattica, agenzia formativa è chiusa in tutto il territorio nazionale e con essa gli spazi ludici di aggregazione poiché nessuno è in grado di controllare un bambino in quello che sono le norme da tenere in materia di sicurezza igienico sanitaria.
Le professoresse si stanno adoperando per aiutare a distanza i loro alunni. Il Comune di Empoli, e spero sia seguito a ruota da altri, ha varato una direttiva per cui gli assistenti educativi per i bambini con la Legge 104 saranno inviati a domicilio per la scuola dell’obbligo per 3 ore giornaliere.
Inoltre sorge la questione apprendimenti e didattica visto che le Medie sono gli anni dove si mette a punto un metodo di studio autonomo.
Tuttavia anche per ragazzi mantenere alta l’attenzione ai momenti e alle esperienze manuali è importante per guidare la concentrazione e l’organizzazione.
La chiusura delle scuole, decisione che tutti condividiamo nel valore di sicurezza relativa a un momento grave diventa anche sorgente di “problemi familiari”:
- Dove cavolo lo/la metto ?
- Cosa cavolo gli/le faccio fare?
- Come cavolo pago la tata/un sorvegliante e dove la/lo trovo?
- Quando mai passerà?
- I compiti?
Se riuscissi a rispondere al “quando mai passerà” sarei una virologa con il vaccino in tasca. Non lo sono. Quindi come te devo aspettare.
Se ti rispondessi al “come cavolo pago la tata e dove la trovi” sarei il Premier e il Presidente della Banca Italia, ma non lo sono.
La domanda 5 è la più scottante, i compiti, quindi ti rispondo subito.
So di prof geniacce pedagogiche che invece di alimentare ansie da compiti di genitori e figli hanno deciso di inviare giorno giorno i compiti registro elettronico creando delle Classi virtuali.
Ti suggerisco di lavorare sul PLANNING del lavoro da svolgere,
che comunque è la stessa cosa che dico ai genitori dei ragazzi che seguo in studio:
-costruite la settimana insieme segnando le indicazioni del professore dal registro elettronico,
-trova un’agenda o realizzala tu al computer settimanale, STAMPALA, dove lui/lei inseriranno i compiti a seconda del loro ordine di priorità ( e li dovranno svolgere). Fargli prendere in mano la situazione è dargli fiducia, dargli onore che li porta a motivarsi. Qualora fallino, capire con loro dove il processo non ha funzionato senza mortificarli o sminuirli con “te l’avevo detto”.
Anche per le medie la zona OFF è l’orale: invitalo a fare un micro riassunto o schema (non mappa) salvo che i proff non abbiano già chiesto qualcosa di rielaborativo sull’argomento.
Per la teoria di matematica e di geometria, e le lingue suggeriscigli di costruirsi dei formulari scritti da lui o “copia, taglia e incolla” dal libro spiegando che in questo modo sarà decisamente più semplice ripassare e fare gli esercizi.
Alle domande 1 e 3 “dove lo metto e come pago il sorvegliante” qui la questione si fa lievemente più semplice, tuo figlio è in grado di spostarsi da solo da una casa dei nonni alla vostra, dal tuo luogo di lavoro a casa, agli zii…per cui si tratta di tamponare molte meno ore…
Ricordati che è penale lasciarlo in casa da solo sotto i 14 anni.
Ritorno alla domanda 2, cosa cavolo gli/le faccio fare e perché, ti elenco una serie di punti di cosa non deve mancare alle giornate:
- Le routine della sveglia/sonno e dei pasti
- Momento Lettura insieme, come alla primaria, scegliendo un libro insieme o facendoglielo scegliere.
- Momento di Arte e di Ingegno: chiedigli di fare qualcosa per abbellire o decorare gli spazi comuni, costruire qualcosa per il gatto o il cane, il terrazzo e aiutarti a riorganizzare cantina/soffitta.
- Momento Musica: è un canale pazzesco di comunicazione, aprendolo adesso puoi mantenerlo in fase adolescente ribelle. Cerca di far sì che la musica la condivida con te, con la famiglia e non l’ascolti in cuffia, ritira fuori il vecchio stereo a casse. Parlatene insieme, alimenta il dibattito senza ironia e senza sminuirgli l’artista o il genere. Leggete i testi insieme.
- In casa deve fare attivamente parte a quello che serve per mantenerla in ordine, avere cura della sua “tana”, mai sotto sollecitazione da pagamento.
- Favorisci i momenti di NULLA -privi di digitale- in esso svilupperà il creativo.
- Lasciagli dei momenti di LIBERTà vera.
Socialità da non sottovalutare: certo non puoi costringerlo a farsi amici, invece se ti ingegni puoi alimentargli la curiosità di trovare persone con cui condividere i suoi gusti (sportivi, musicali, look, interessi altri).
Nei limiti del Covid19, sbattilo fuori di casa ogni tanto, al parco sotto,…non ho mai sentito ragazzi odoranti di naftalina come oggi, o di muffa da divano e camerina.
La questione di cui si parla, più si cresce negli anni più diviene complessa, le aree si fanno più strette e l’emotività diventa un elemento importante da gestire per tuo figlio e tua figlia.
Per qualcuno che mi legge, non sarà così immediato realizzare quanto ho scritto e suggerito – e non solo per la situazione attuale.
Se senti di avere bisogno di un aiuto in più contattami direttamente dal form qua sotto.
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