VACANZA. Cosa significa? Non andare a scuola. Cosa significa non andare a scuola? Significa che non mi devo alzare la mattina, fare la cartella, preoccuparmi delle proposte e delle richieste che mi faranno le maestre o i prof e sapere che ho davanti una giornata per divertirmi. Queste sono le VACANZE.
Se tu poi mi dici: “Dottoressa ma lui sta tutto il giorno a ciondolare”, e poi “l’OZIO è il padre dei vizi, lo dicevano anche i Romani”.
Ma perché lo dicevano i Romani? Cosa vuol dire veramente ozio, lo sai?
Ozio è dedicarsi al nutrimento dell’anima: la letteratura, l’arte, la musica, tutto quello che non era né politico né lavorativo (nei campi, in guerra). Non era mica male in fondo. A quei tempi non c’era la televisione, c’era ascoltare le letture, c’era il teatro, c’erano i musici, in realtà era un buon modo di fare vacanza.
Non ti piacerebbe che tuo figlio leggesse e si acculturasse dalla mattina alla sera? Certo che sì.
A te dà fastidio che tuo figlio stia a “ciondolare” sul divano, davanti alla televisione, col cellulare in mano, e che poi non veda l’ora di uscire e che faccia perfino fatica a fare questi benedetti compiti che gli hanno dato durante l’estate. Sono d’accordo, non è un granché bello vederlo ciondolare (per una persona iperattiva come me poi!), però allo stesso tempo non ce li ha tutti i diritti?
Si è alzato per 9 mesi alla stessa ora andando a scuola e probabilmente con tutto il suo impegno e le sue risorse ha cercato di portare avanti il suo progetto scolastico. Ora ha bisogno di VACANZA.
Io non sono così entusiasta di vedere questi ragazzi con queste caterve di compiti. Non credo che i compiti fatti a casa, come dicono il prof. Campana e la Dott.ssa Lucangeli, vadano bene per tutti e siano assolutamente sinonimo di qualità di apprendimento.
Le ricerche ci dicono che in molti casi sono funzionali i compiti, le esercitazioni, il lavoro scolastico didattico fatto in classe ma quello pomeridiano, specialmente per la scuola primaria, non ci sono dati che ci dicano che sia migliore o che porti ad un miglior livello di apprendimento. Alle medie forse sì ma dal punto di vista dell’apprendimento.
Ma certo è che quello che porta ad un livello veramente superiore di apprendimento è l’empatia, il carisma del maestro, dell’insegnante, della professoressa che riesce a coinvolgere all’interno della sua materia, durante le ore scolastiche, i ragazzi facendo in modo che quella traccia positiva la riportino a casa e su quella traccia loro possano continuare l’apprendimento. Quindi alla fine VACANZA è importante che sia VACANZA perché il ragazzo deve percepire che è diverso dall’andare a scuola.
Lascialo svaccare, stare sbracato.
Se non farà i compiti saranno cavoli suoi, se non arriverà preparato saranno cavoli suoi. Tu glielo devi ricordare, lo devi mettere in condizione di poter fare i compiti ma poi SONO CAVOLI SUOI. Non saranno tuoi che dovrai pagargli le ripetizioni. Non gliele devi pagare le ripetizioni. Devi eventualmente portarlo da me che lo aiuto a trovare la motivazione, l’impegno, il metodo, magari anche una collaborazione migliore con i suoi insegnanti, magari do delle dritte a te, ma lascialo fare, lascialo sbagliare, non trasferire a lui le tue paure di fallimento o di insicurezza. Quelle sono tue. Lui deve camminare da solo.
Quindi, VACANZA! Non deve vivere 3 mesi con la mamma che gli sta col fiato sul collo.
Poi se non lo vuoi vedere svaccato dagli dei lavoretti, attivalo:
aiutare la nonna, la zia, andare a fare la spesa, piccole consegne, faccia da mangiare, se è già grande potrebbe iniziare a fare del volontariato, ci sono delle cose che possiamo fare, se mi contatti vedrai che qualche dritta te la do.
Chiaro? hai capito come mai non devi ucciderlo solo perché sta svaccato sul divano?
Poi tutto cambia SE TUO FIGLIO è uno/una studente delle superiori ed è stato rimandato a settembre.
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