Legge da far piangere, salta i righi: è dislessico? Riflettiamoci insieme…

Il terzo capitolo dedicato ai disturbi dell’apprendimento è sulla DISLESSIA.

La dislessia è una difficoltà di apprendimento e consiste nell’avere delle difficoltà a decodificare un testo. Ovviamente bisogna sempre fare attenzione ad interpretare i segni che il bambino ci invia, a volte capita che tuo figlio presenti delle difficoltà nella lettura ma non per questo è dislessico.

Molti bambini nella loro vita scolastica affrontano dei periodi difficili in cui sono meno propensi ad impegnarsi con lo studio, magari per un lutto, per un trasferimento, per una separazione o qualsiasi altro motivo legato alla sfera emotiva del bambino.

In questo caso sono delle difficoltà temporanee che tuo figlio riuscirà a colmare una volta superati i diversi problemi che gli si presentano.

Dagli anni ’80 in cui andavo io a scuola ad oggi le difficoltà di lettura hanno preso varie definizioni e soltanto negli ultimi anni le neuroscienze hanno potuto realmente discriminarne le peculiari caratteristiche.

Parliamo di realtà:

  • Tuo figlio legge abominevolmente
  • Tua figlia si annoia dopo il primo rigo
  • Tuo figlio legge una meraviglia ma non capisce nulla di quanto ha letto
  • Tua figlia legge una parola su un rigo e l’altra su quello di sotto…

Leggere male, non comprendere e annoiarsi è un fattore di richiamo da parte della scuola. Ovvio.

Il primo punto per cui si va a scuola è imparare a leggere (e scrivere!)

FALSO.

Il primo punto per cui si va a scuola è appassionarsi allo studio e imparare alcune regole che si possono apprendere solo in un grande gruppo eterogeneo.

Capisci che se tuo figlio o tua figlia si annoia…prima di “gridare” al Lupo della dislessia l’adulto educatore dovrebbe interrogarsi sul PERCHé quel soggetto non riesce a trovare attrazione nella lettura??????????

La PERFORMANCE di lettura è una favola, sei la migliore!!!

ANSIA.

Stai alimentando l’ansia da prestazione di quella persona, che indirizzerà sempre di più la sua attenzione e concentrazione sul “bello apparente” della lettura e sempre meno sul contenuto.

“avevo solo 10 anni…e mi continuavano a chiedere di leggere alla messa…leggevo così bene!! tutti che mi guardavano mentre proclamavo un testo sacro… NON capivo una mazza. Meno male che dopo un pò di volte ho imparato a leggermelo in privato per evitare di raccontare qualcosa che non avevo capito”.

>>>Dottoressa VANIA!!! salta il rigo!!!! non c’è verso….

Poi io la incontro e scopro al primo appuntamento che:
1) ha una lateralità crociata occhio/mano,
2) che tiene il libro in posture da orrore,
3) che la coordinazione non è di casa in lei!

Forse è meglio lavorare sullo psicomotorio, posturale e visivo prima di fare altre mosse.

E QUINDI?

PRIMA DI FARE UNA AUTODIAGNOSI A TUO FIGLIO CERCA DI LAVORARE INSIEME ALLA SCUOLA E A ME SUI PUNTI PRECEDENTI.

Poi se quanto si sta facendo non funziona, lui o lei hanno un età per cui certe difficoltà dovrebbero essere andate in aggiustamento sarò la prima a inviarti dagli specialisti della diagnosi di apprendimento.

Le difficoltà che il bambino dislessico può riscontrare le ho raccolte in una lista (ma come sempre ti dico che generalizzare è una “banalitudine” e serve solo ai fini di un articolo) :

  1. Le inversioni di lettere, come leggere “da” al posto di “ad”
  2. Anticipare le parole, ovvero leggere le prime tre lettere della parola successiva mentre si sta finendo di leggere la precedente
  3. Omettere delle parole, sillabe o lettere mentre si legge un brano
  4. Le lettere o che si pronunciano in maniera simile o che graficamente sono simili vengono confuse, come nel primo caso “f” con “v” e nel secondo caso “d” con “b”
  5. Difficoltà nel riconoscere gruppi sillabici complessi, come “gh”
  6. Esitare o ripetere parole o parti di esse durante la lettura del brano
  7. Non riuscire a comprendere il testo
  8. Lettura lenta e faticosa
  9. Difficoltà a mantenere la linea di lettura
  10. Difficoltà a leggere parole non familiari o molto lunghe

E ora metti che hai la diagnosi che si fa?

NON si legge?

La mega tavolata galattica. Certo che si legge!!!! la lettura apre la mente e il cuore e la scienza.

Si agevolerà con testi facili, piacevoli, brevi aspettando che maturi e che possa utilizzare le strategie di lettura (audiolibro, lettura a voce alta, sottolineatura….) che io propongo nei percorsi pedagogici individuali.

Si costruirà un PDP con la scuola che non lo mortifichi…e comunque si deve lavorare sull’autostima perchè nessuno è perfetto e con questo ci si deve convivere!!!

Però una cosa vorrei che ti restasse dentro  prima di tutto:

TUO FIGLIO NON è UNA DIAGNOSI, TUO FIGLIO NON è DISLESSICO.

TUO FIGLIO è MARCO, GINEVRA, CARLO, VIOLA.

Un’etichetta è per sempre e non essere tu a mettergliela. Vuoi una mano, ti senti fragile… chiamami:

☎️ 055472846 (15-18) – 333.2351003 wsp
📩 dr.vaniarigoni@gmail.com

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