Avvantaggiarsi nei compiti è impossibile. Nessuno è meno organizzato di tuo figlio: i 3 punti per aggiustare il tiro

Mannaggia dottoressa Vania, non si organizza. Io gli dico di avvantaggiarsi…ma si arriva sempre all’ultimo.

Questa cosa appartiene a due mondi che potrebbero anche intrecciarsi:

1) è troppo piccolo per organizzarsi

2) il suo stile è quello di aver bisogno di sentire l’adrenalina & co.

Poi c’è un terzo punto extra:

3) ma tu gli hai insegnato a organizzarsi?

Non guardare il muro. La macchina va dove guardano i tuoi occhi. 

Uso ripetere, sfruttando le parole di un pilota di macchine Andretti, tuttavia se non gli abbiamo insegnato a guidare…contro il muro ci andrà per mille motivi.

L’età.

Una modalità che applicano i bambini è pensare al presente, specialmente fino ai 9-10 anni faticano tanto a pensare al futuro.

Per corretta informazione la capacità di previsione, di progettare si impara veramente col tempo e con le esperienze, non è fra i pre-requisiti della scuola primaria, viene molto dopo.

Quindi quando con quella sua faccetta buffa ti snobba e ti mostra la sua pagina del diario vuota, capisci che per lui è OZIO.  Non esiste che si debba riempire un pomeriggio solo perché tu gli dici che fra due giorni altrimenti fate notte a fare i compiti…

A parte che “sono fatti suoi” se farà notte.

Nel senso che se la maestra gli ha assegnato un numero abbondante di compiti potrebbe anche essere proprio per allenare gli studenti al concetto dell’avvantaggiarsi pena “il soccombere” fino a tarda notte. E ci scommetto un caffè che lo ha pure spiegato in classe a tutti…

Poi i compiti li deve fare lui. Non te. Se non li capisce puoi rispettare il concetto, e l’esecuzione deve essere sua (lo scrivo sempre ma ridirlo non fa mai male!).

Il tuo ruolo è di ricordargli che li ha da fare, prima o poi. E che se ne fa un pochino oggi, non si ritrova come qualche settimana fa a piangere stanco alle 22 di studiare geografia.

>>il concetto è sempre quello concreto e pedagogico: ESEMPI pratici, di vita reale, la tua o la sua. Situazioni che può toccare con mano.

Stile di studio.

E se tuo figlio fosse come alcuni atleti, che se non sentono l’adrenalina che scorre a fiumi non avvertisse il bisogno di applicarsi?

Quello che gli va insegnato, come nei percorso pedagogico individuale (e anche nello spazio compiti educativo), è la strategia dei “piccoli passi” che permettono di non perdere il filo con l’argomento (globalizzando lo sguardo su tema) e poi arrivare al giusto momento (che non è 12 ore prima) a fare lo scatto per la vittoria.

Capire che tipo è e che approccio ha è fondamentale. Anche per non mortificarlo di qualcosa che non dipende da lui.

Raccontavo a un mio ragazzo grande, molto grande, universitario un mio vissuto (gli ho offerto un esempio dopo aver capito che ha uno stile simile):

Quando preparavo gli esami, sopratutto quelli che mi piacevano, usavo una tecnica: sistemare gli appunti giorno giorno trasformandoli in schemi, acquisivo materiali extra da colleghe universitarie, i libri d’esame e poi a una 15/20 giorni dalla data riempivo la scrivania di tutto e iniziavo a interconnettere i materiali creando delle mega galattiche mappe concettuali, anche su fogli poster.

E poi si arriva al punto 3)
gli hai insegnato a organizzarsi?

Vedo ragazzini di prima media che hanno bisogno dei genitori per farsi la cartella, altri che non sanno neanche accedere al registro elettronico ma giocano a Fortnite senza problemi, ragazze che senza la madre neanche si muovono per prendersi un bicchier d’acqua, altre che non hanno bisogno di esprimere una necessità perché vengono continuamente anticipate.

Qui stai sbagliando qualcosa.

Fidati.

Diventare organizzati non è che oggi non lo si è e domani si.

È un apprendimento.

Come tale richiede tempo, sbagli, riprove..sperimentazione.

In questo ti posso aiutare, sono percorsi educativi di apprendimenti che possono risolverti diverse difficoltà, se però hai voglia di metterti in gioco in prima persona. Tuo figlio solo da te capirà che se si impegna nel cambiare qualcosa accadrà di differente.

Se rimani nello stesso posto, non vedrai mai nulla di nuovo.

 

I miei contatti se hai bisogno di una consulenza:

☎️ 055-472846 – 3332351003

📩 dr.vaniarigoni@gmail.com

m.me/LaBottegaDellaPedagogista

https://api.whatsapp.com/send?phone=393332351003

60890079_1320603351422922_1468084392311128064_o

Rispondi