La tua domanda più frequente è “come cappero disconnetto mio figlio o mia figlia dal web?”
Ne parlo in quasi l’80% delle consulenze a genitori di adolescenti e a tutti suggerisco di dare l’esempio, mostrando come allontanarsi dal wifi non sia mortale per nessuno.
La proposta di disconnessione parte dal presupposto educativo che non posso pensare di essere la pedagogista che ti aiuta a gestire l’educazione digitale di tuo figlio quando non riesco a disconnettermi in serenità.
Potrei accampare tutte le scuse e le giustificazioni che ascolto da te genitore, sono reperibile, non posso non rispondere alla mamma in crisi, il ragazzino ha fatto la verifica e mi vuol confidare come è andata, nuovi contatti mi cercano e c’è da coordinare i corsi e le formazioni…
Sì è tutto realistico è in pratica io mi disconnetto tutte le sere appena entro in casa.
Essere connessi h24 significa dipendere da un wi-fi per lavoro (per amicizia?), come dire che ti comporti esattamente come tuo figlio dipendente dalle chat, da Youtuber e da Fortnite.
Ti faccio una lista completa delle situazioni più frequenti che ho raccolto nelle consulenze o nel lavoro coni ragazzi (i tuoi figli):
- Come lui aleggi su un telefono che si illumina per la qualunque cosa,
- Lo ascolti che vibra in tasca “disconnettendoti” da quella relazione che invece hai dal vivo forse proprio con tuo figlio,
- Scegliete qualcosa su Netflix, vi posizionate sul divano e poi ti metti a guardare le mail,
- Fumi una sigaretta in terrazza, nell’altra mano il cellulare
- Vai a prenderlo a scuola e nella mano hai la chat con le colleghe
- Vieni dalla pedagogista e “mi scusi è proprio urgente”
- In sala d’attesa fai uno dei mille giochini scaccia pensieri (lo so perché mi chiedi il wifi ospiti)
Capisci qualcosa non va.
Ho deciso di proporre a chi mi segue su FB un esperienza:
condividere e partecipare alla National day of unplugging, la Giornata Mondiale della Disconnessione mettendo il link su tutti i miei social e invitandomi a seguirmi.
Cosa avresti guadagnato? e sei in tempo per farlo “inventandoti il tuo weekend unplugged”…
- la libertà di lasciare il telefono a casa senza essere continuamente importunato per cose che non sono vitali
- goderti la serie tv o il film con i tuoi figli e forse iniziare una bella discussione (se adolescenti) sulle tematiche che tratta
- mentre ti fumi la tua sigaretta, potresti sistemare le piante che arriva la primavera o mettere in funzione il barbecue
- arrivi a scuola e le due tue mani sono tutte per lui, anche il tuo sguardo e la tua voce
- durante la consulenza con me mandi il messaggio che sei lì per tuo figlio, che caschi il mondo lui o lei vengono al primo posto
- ti leggi un libro della mia aggiornatissima libreria in sala d’aspetto di romanzi, riviste Focus e di cultura dando un messaggio di coerenza ai tuoi figli che leggere apre la mente e rilassa
Sono rimasta disconnessa sabato e domenica, le mamme mi hanno trovata stamani, pimpante e pronta a rispondere alle loro domande. Ho letto, ho guardato la tv, ripulito il giardino e sopratutto mi sono goduta gli affetti (e curata la maledetta influenza).
Quindi vieni pure ai miei corsi e in consulenza, ci sono tanti aspetti su cui dobbiamo lavorare insieme e mirati dove essere seguiti da un esperto ti cambierà il modo di muoverti, nel frattempo inizia la pratica personale della tua disconnessione (o libertà di connetterti) e condividila con i tuoi figli.
Se senti di aver bisogno di una mano personalizzata contattami e fissa un appuntamento:
☎️ 055472846 (15-18) – 333.2351003 wsp
dr.vaniarigoni@gmail.com