Nei giorni della merla c’è la scelta della scuola.
Ogni fine prevede un nuovo inizio, ma dove?
Cambiare ordine di scuola non è facile per un bambino e neanche per il suo genitore. Entrano in gioco molteplici fattori di livelli differenti che si interconnettono fra loro.
Economico
Logistico
Amicale
Stile di insegnamento
Location e accessori della scuola
Il passaparola
Il gusto (o interesse)
I genitori si dividono fra gli indecisi e gli interventisti, oltre la grande fetta di quelli che stanno nel flusso e prediligono la continuità in generale- i moderati.
C’è chi parte a dicembre chi si ritrova all’ultimo tuffo per decidere.
L’indeciso raccoglie infinite informazioni, di tutti i tipi, anche dai figli degli amici in attesa di ascoltare quella perfetta.
L’interventista ha le idee più chiare, si mette un obiettivo e poi decide senza valutare approfonditamente.
I 7 STEP da seguire per una scelta consapevole
Partendo dai piccoli, che quindi non hanno da scegliere indirizzi specifici di studio ti suggerisco questa scaletta:
- Pensa bene alla logistica, che non è soltanto la tua comodità di portarlo e di recuperarlo quanto la possibilità per tuo figlio di frequentare ai giardini gli amichetti di scuola e magari invitarli anche a casa e iniziare a costruirsi una rete sociale vivente e non digitale. Questa possibilità gli comporterà di non doversi alzare all’alba per andare a scuola, e di poter fare tutto con più calma come richiede la crescita di un bambino (visto che sempre più spesso ci sono situazioni in cui i figli anche piccoli vanno a letto troppo tardi perché i genitori rientrando tardi vogliono “viverseli” un po’ la sera…-discutibile pedagogicamente ma non è questo il post).
- Osserva se ci sono spazi esterni e come sono e se vengono usati e come… l’esterno è necessario per apprendere, per muoversi, per esplorare, per giocare e fare “gruppo” senza i banchetti o le seggioline.
Nelle città sono sempre ridotti, e allora chiedi come ovvieranno a questo (gite, giratine al parco vicino…) e se ci sono sono piastrellati (meglio che asfaltati).. e allora osserva se sono strutturati in modo da accogliere i bambini e ragazzi e con che tipi di giochi. - All’interno esistono spazi, aula, angoli per il relax e il defatigamento in quei momenti che possono diventare faticosi emotivamente? In vari momenti dell’anno un bambino, come un ragazzo può avere bisogno di sospendersi, di piangere, di fermare la rabbia e non gli si può chiedere nel 2019 di farlo nel corridoio alla scrivania del santo custode…o in una aula piena di compagni.
- Osserva i laboratori e le proposte che fanno, se si avvalgono di esterni e che indirizzo hanno (artistico, informatico, musicale, naturale, teatrale, linguistico…)e sopratutto documentati se li hanno sfruttati di recente.
- Osserva la luminosità delle aule e il riscaldamento, la cura delle stesse. Ho partecipato come consulente pedagogica in una equipe con architetti per riprogettare una scuola e questa è stata la mia prima richiesta. I bambini che passano 8 ore in uno spazio devono usare il più possibile luce VERA, diffusa e non devono friggere in aula né surgelare. Devono potersi distrarre alla finestra e non come ho visto talvolta aule con le persiane fisse chiuse perché investite dal sole tutto il giorno (proviamo a disporre diversamente i banchi?…)
- Ci sono spazi adeguati per il ricevimento dei genitori? Oppure ti devi incastrare in cerca di aule, spesso multi frequentate dove non puoi neanche commuoverti liberamente con la maestra perchè altri vi guardano.. è importante che quella struttura abbia pensato a questo, denota il rispetto per la persona genitore e per il bambino.
- Osserva la biblioteca e guarda come viene usata. È uno spazio nodale di apprendimento, di consultazione e di ricerca anche per i docenti. Prima di imparare a cercare sul web, occorre capire praticamente come si cerca in pratica. Poi serve che sia ricca di spunti di letture per i suoi piccoli utilizzatori e in aggiornamento.
L’EXTRA-il progetto
📌L’extra che se non c’è puoi anche dire che quella scuola non è una scuola. Il PUNTO che è quello entro cui sono racchiusi tutti gli altri: il progetto educativo e didattico.
Chiedi e chiediti qual è. Se c’è.
Ti piace? Che stile ha, ti corrisponde? Rispecchia i tuoi valori?
L’improvvisazione non è ben accetta in Educazione e nell’Insegnamento, è generatrice di caos e di disagi.
La creatività invece è una buona alleata, quando è fermamente sostenuta da una progettazione studiata.
Attento a non scambiare una scuola seria per una scuola migliore, Maria Montessori che oggi sta vivendo in Italia una seconda vita ci disse a lettere cubitali: “per insegnare bisogna emozionare. Molti però pensano ancora che se ti diverti non impari..”.
Insegnanti, educatori che si divertono vuol dire che sono appassionati a quello che fanno!
+PLUS per i Genitori dei più grandi
I grandi, gli adolescenti devono essere aiutati a capire le loro MOTIVAZIONI nella scelta, solo quelle li aiuteranno a mantenersi ancorati all’obiettivo finale, ti permetteranno di “aiutarli” a ricordare dove vogliono arrivare.
👉🏻Se scelgono solo per gli amici, noi lo sappiamo che essi cambiano come cambiano loro, quindi con garbo “amore mio, gli amici li invitiamo tutte le settimane a cena, promesso…e tu vai alla scuola che ti interessa!” in fondo ti sei sempre fatto amicizie e anche questa volta sarà cosi.
Chiaro? Poi se vuoi personalizzare il discorso oppure se tuo figlio ha del malessere a scuola contattami direttamente:
tel.3332351003/055472846 – dr.vaniarigoni@gmail.com