Io non so te, ma “ai miei tempi” c’era l’esame di 5 elementare che segnava un grande passo nella crescita di uno studente.
Si lasciava quell’ambiente scolastico ancora un pò coccoloso, con le maestre che ci conoscevano come delle “mamme” per andare alle medie: dove i professori sarebbero stati tanti, ci avrebbero chiamato per cognome e noi avremmo loro dato del Lei.
Le maestre asciugavano nasi moccicosi, dirimevano liti e festeggiavano i compleanni con noi. L’insegnamento era corredato di giochi, risate e il clima era quello di una grande famiglia allargata.
Poi l’esame… è vero in parte era un proforma, ma rispecchiava il RITO antropologico della crescita, del PASSAGGIO da uno stato a un altro nella società.
Mina, Arturo e le loro famiglie oggi non hanno più quel “momento” ufficiale di passaggio, si ritrovano catapultati dopo una piccola cerimonia di fine anno [e meno male che la fanno quasi tutti] in un triennio totalmente diverso.
Tutti sono diversi. Gli studenti. I professori. Le fatiche e gli impegni. I genitori.
Per questo ho deciso di raccontarti della famiglia di Mina, di Arturo e degli altri così da alleggerirti le preoccupazioni e darti delle idee per prevenire piccoli inciampi.
Mina e Arturo passano alla scuola media inferiore, lei entusiasta non ha mai avuto problemi che invece ha incontrato il suo amico Arturo specialmente dopo la terza..
In effetti Arturo sembrava un bambino inquieto, talvolta irritabile e non controllabile, nello studio sua madre sempre al fianco.. un bambino che spesso doveva rompere gli schemi e il silenzio della classe con qualcosa di insolito, altre volte lo vedevi taciturno ai margini dei lavori di gruppo…
Mina solare e gentile con tutti, una esecutrice perfetta di ogni compito, curata nei dettagli, studiosa e sempre al centro di capannelli di amiche. Appassionata di sport dove era apprezzata per la sua disciplina.
Approdano alle medie inferiori, 11 materie e quasi altrettanti professori.
Arturo arriva entusiasta e anche un pizzico preoccupato, ai giardini gli hanno detto gli amici con i fratelli più grandi: gli è dura alle medie! Fioccano le note…
Ci prova subito a dare il meglio di sé, ma quelle sue cose dentro lo “ingarbugliano” un sacco, si distrae, perde i compiti da segnare..poi va a casa e rimane incastrato nel cellulare con la chat di classe che suona continuamente.. arriva l’ora di cena ed i suoi lo incastrano a studiare, lo gridano perchè non vogliono ritrovarsi come l’anno prima che era stato un calvario…
La sua amica Mina non lo riesce ad aiutare, li hanno divisi. Lei è in una classe di femmine che però si conoscevano già. Lei cerca di fare amicizia da subito. Deve però stare anche attenta, prendere appunti qualcuno inizia a chiamarla secchiona, altri ridono.
Possono essere prevenuti certi “inconvenienti” e malesseri di Mina e Arturo?
CERTO che sì.
Ovvio, come ti dico sempre, che non tutti i bambini sono come Mina e Arturo, milioni di sfaccettature sono da contemplare, però voglio che tu immagini tuo figlio che potrebbe a modo suo avere qualcosa di simile o di assonante…
Come genitore tu sai benissimo che il passaggio è “epocale” per i bambini, come ti ricordavo all’inizio lo hai vissuto anche tu e probabilmente con il rito dell’esame.
La strategia che consiglio è parlare con una specialista dell’apprendimento.
Fissare una consulenza con la specialista della formazione e dell’apprendimento per capire come muoverti al meglio è sicuramente la via più dritta verso la cima della montagna.
Mi viene in mente una amica che aveva sempre il mal di schiena, una volta si metteva a dieta perché le dicevano “il peso” va controllato, poi iniziò a fare sport che il movimento aiuta..e nulla il mal di schiena restava. Un giorno si è rivolta all’osteopata che a seguito di una consulenza le ha suggerito dei plantari a vita per migliorare un appoggio errato e qualche seduta con lei per alleviare il dolore.
Tanti che si sono rivolti al mio studio in consulenza pedagogica potrebbero dirti come un appuntamento di un ora ha cambiato il loro modo di guardare le cose, sono andati a casa con tanti spunti operativi da mettere in pratica e solo un impegno: scrivermi una mail dopo 15 gg per aggiornarmi.
Altri invece dopo quella consulenza hanno capito che i figli, come Mina e Arturo avevano bisogno di uno sguardo più approfondito e insieme ci siamo mossi in quella direzione con serenità, competenza e costruendo per i ragazzi il miglior progetto educativo possibile in collaborazione con la scuola.
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Nella seconda parte di questo articolo troverai un affondo sulla diversità che appartiene al mondo della scuola media inferiore per arrivarci senza ansie e senza “miti” da sfatare che scorrono nei social:
[…] avevo salutato nella post “La paura di andare alle medie senza RITO di passaggio. Leggi la soluzione” invitandoti a […]