La mammine dei bambini, sopratutto intorno ai 3-5 anni mette a dura prova i babbi. Il paterno è una dimensione importante per i figli, sono figure nutrienti che insieme alle madri costruiscono le radici.
Mi capita spesso di ascoltare madri che portano il dolore di riflesso dei compagni rispetto ai figli che sembrano conoscere una sola parola e una sola persona: mamma!
Mentre rimettevo a posto gli appunti dell’ultima serata genitori 03 mi chiama una mamma con una voce incalzante, determinata e rotta da qualche singhiozzo imbarazzato:
“Sono preoccupata, volevo venire alla sua serata per Genitori 03 ma non sapevo a chi lasciarlo…
E’ un incubo ultimamente. Mio figlio chiede solo di me e mio marito sta fra il depresso e l’arrabbiato.”
La signora la riconosco dai commenti su FB, mi segue da quando è nato il figlio.
Purtroppo non ci sono altre serate 03 in programma per qualche mese, così la invito a una consulenza “scontata”. Non voglio approfittarmi delle persone, il mio obiettivo è aiutare i genitori a sentirsi sicuri nel loro ruolo.
Viene in studio.
Mi parla di Aldo: lo hanno voluto tantissimo ed è arrivato inaspettato:
“Tutti ci mettono un sacco, e noi subito!”sorride
Sembra tutto idilliaco. Circondati da fratelli e sorelle, genitori iper presenti. E come dice lei sorridente, siamo proprio felici! e gli amici sono la nostra seconda famiglia visto che i parenti vivono fuori regione.
Un problema che hanno è la mammite del figlio.
“Aldo non ne vuol sapere del suo papà. Ha una mammite acuta. E stiamo iniziando a litigare per questo.”
La scienza spiega la famiglia come sistemi complessi, stressati dalla una società inospitale.
Ci sono soluzioni?
CERTO
Il babbo è essenziale
La mamma è essenziale
Diventare interscambiabili è essenziale.
Quando nacque Aldo in piena estate, la signora suggerisce di rientrare in famiglia di origine, che vive al mare e aspettare il marito il weekend così da non sottoporre il piccolo alla calura estiva.
Mina era circondata da voci che interferivano continuamente col suo essere neo-mamma, tutti pensavano di sapere una cosa più di lei, Aldo era continuamente manipolato da mani che portavano pensieri differenti da quelli della madre (e del babbo).
L’arrivo del babbo segnava la fine dello stress per Mina e Aldo. MA durava troppo poco, purtroppo.
A fine estate la famiglia si ricompatta a Firenze, liberandosi di quelle figure invadenti e iper protettive.
Potevano finalmente fare FAMIGLIA senza intrusi.
Il marito continua a lavorare per tutti, torna e cerca di darle una mano, sopratutto con la casa e la sua organizzazione. Il babbo crede che il figlio non voglia stare con lui, non riesce a giocarci perchè cerca la mamma, tutto questo lo rende nervoso.
Nascono le crisi.
CONSIGLIO PER la signora Mina e per TE:
Diventate interscambiabili.
Come?
✅ Evita il presenzialismo, non devi esserci sempre.
✅ Fai in modo che il babbo abbia occasione di svolgere col figlio tutte le routine quotidiane, non solo il gioco.
✅ Lasciali andare al parco, a fare la spesa SOLI anche se sono spaventati, si organizzeranno (e tu approfittane per un giro con amiche, acquista un abito, vai a una mostra..).
✅ Fregatene dei consigli da pianerottolo: il genitore perfetto non esiste e neanche il manuale che i nonni pensano di poterti tramandare.
Come vedi è possibile disinnescare una situazione come questa.
I genitori non sono tutti uguali. Alcuni hanno forza e sicurezza fin da subito, altri la costruiscono piano piano insieme ai figli.
La nostra società tenta di “appiccicare ansie e insicurezze a tutti” ma puoi resistere fermandoti e chiedendo un aiuto esperto.
👉🏻Se ti sei accorta che qualcosa è andato storto nella gestione dei primi anni non perseverare e inizia a cambiare approccio, contattami qui al volo >> https://bit.ly/Vania_Rigoni-contatti
E vedrai che una soluzione la troviamo!