Facile fare diagnosi.
Primo
Prendo un post di FB di una persona “laqualunque” che ha tempo da vendere perché probabilmente lavora da dipendente o meglio al nero qualche ora, scrive scopiazzando articoli pensati e a fatica scritti di colleghi o miei e ci mette una grafica figa su un tema di moda.
Secondo
Ci metto che il decalogo che ho visto torna proprio con quello che penso io per la mia esperienza
Terzo
Esperienza suffragata da formazioni assolutamente a basso costo (perché tanto so già tutto) e quelle che mi obbliga a fare la “titolare” alle quali posso anche dormire o whattsappare.
Quarto
Io so. Tutti gli altri si sbagliano.
Come può accadere una cosa del genere?
Ecco siamo nella società del causa/effetto, questo lo capisci bene:
ho fame e vado a farmi un panino, ma scelgo quello BIO sempre di più perché “mangio merda, cresco merda” come dice il dott. Franco Berrino e in modo più elegante al mia amica Lucia Baciottini “cibi veri, cibi interi”.
Quindi ripensandolo in chiave “educazione”
ho un bisogno educativo per essere un miglior genitore, insegnante, pedagogista o per fare il miglior progetto possibile per un bambino che ha delle difficoltà a scuola, in classe o in studio;
scelgo specialisti comprovati da un amico, collega perché non ti può bastare “laqualunque” che legge testi a fumetti…
E invece sono più i “laqualunque” a SEMBRARE di lavorare che gli altri. Infatti sbugiardarli è alquanto semplice con queste CHIAVI di lettura.
OSSERVA- sono quelli che:
-un bambino ruota su se stesso è AUTISTICO
-un bambino parla insolito ha un DISTURBO del linguaggio
-si arrabbia in continuazione è DA PSICOLOGO
-gli piacciono giochi inusuali è DISTURBATO
-i genitori non fanno MAI abbastanza, io lo so perché sono genitore anche io
-la pedagogista o chiunque vi abbia incontrato come specialista NON CAPISCE, solo io capisco.
Sono tutte cose che ti potrebbe dire la vicina di casa dopo esser stata una mattina sui social o a guardare la TV…
>>>Infatti gli anni che impieghiamo io e i miei colleghi pedagogisti, neupsichiatri, logopedisti, psicologi per arrivare ad osservare/conoscere un bambino (e la sua famiglia) potevamo passarli al bar a farci spritz e poi con una full immersion in qualche corso da 20 euro eravamo tutti pronti.
Si oggi sono scocciata.
Nel mio lavoro ci credo e ci credono tante persone.
Il modello pedagogico e Pedagogico Clinico® integrato dalla mediazione familiare e da tutto il resto che studio mi ha portata a “fare il salmone contro corrente” e a credere fortemente in alcuni punti fondamentali cui NON PUOI DEROGARE. Si tratta di TUO FIGLIO
Nel mio modo di procedere TROVERAI sempre e per sempre:
- La QUALITA’
- L’ONESTA’ INTELLETTUALE
- Il RISPETTO
- E la PERSONA al CENTRO.
sia quando mi occupo di te genitore che di un collega (in tutoring) o un gruppo.
RICORDA!
SE ti dicono senza neanche aver approfondito troppo che “c’è da fare, c’è molto da fare e da rifare” senza averne i titoli, dì loro che è una bella canzone ma che TU VUOI sapere di più.
Facile fare diagnosi.
Ci si lava le mani dal problema.
Si cerca la ricetta miracolosa.
Si scarica il barile a qualcun altro.
E intanto una FAMIGLIA SOFFRE e un BAMBINO si SENTE SCONSOLATO.
Vale solo una cosa oggi per uscire da questi meccanismi e te la dico senza mezze parole:
l’ALLEANZA fra agenzie educative e fra professionisti di qualità, come ho scritto nel mio libro Genitori e Scuola [ che trovi anche su Amazon, IBS..], Genitori e Specialisti che condividono un obbiettivo “far crescere un bambino”.
Spero di essere stata EFFICACE e sopratutto di ESSERE arrivata per tempo prima che qualcuno rischi di confonderti, in ogni città oggi esistono professionisti di qualità cercali!
Se hai domande scrivimi a vaniarigoni@vaniar.sg-host.com , se invece vuoi venire allo studio per una consulenza individuale puoi chiamare allo 055 472846 e prendere un appuntamento.
A presto,
Vania Rigoni