Se parliamo di apprendimento alla maggioranza di voi vengono in mente le DIFFICOLTA’ che hanno diversi dei vostri figli. Queste difficoltà sono spesso concausa di altri aspetti secondari che non sono meno significativi.
A)La FATICA di quando si mette a studiare, apre con lentezza lo zaino e con fare confuso tira fuori quell’oggetto che è il diario e quell’ammasso di libri/quaderni che sembrano ai suoi occhi solo una grande zavorra. Prova a capirci qualcosa e sembra che inizi a studiare, quando ti accorgi a fine pomeriggio in prossimità della cena che ha “di nuovo non visto” alcune delle consegne dei compiti a casa. Di nuovo una SERATA a discutere sui libri.
B)L’altro aspetto che hai spesso chiaro è l’immagine di tuo figlio con la sua ATTENZIONE part-time: si distrae ogni battito di ali di una farfalla in fondo al giardino dei vicini. Hai presente? e ogni periodo che deve leggere si trasforma in un libro di 400 pagine scritte in aramaico antico.
C) L’ultimo e non meno importante aspetto è la DISORGANIZZAZIONE totale in cui naviga da anni, che hai più volte cercato di controllare e arginare ma che non prende mai la piega sperata.
LA LEGGE OGGI come aiuta per le difficoltà di apprendimento?
Per le difficoltà di apprendimento in Italia abbiamo delle bellissime leggi che tutelano gli alunni e gli insegnanti (Leggi 104/1992 e 170/2010) offrendo loro un appoggio normativo su cui iniziare a progettare dei “percorsi educativo/didattici” atti a favorire nello scolaro il superamento delle proprie difficoltà.
Queste hanno portato alla nascita di due degli strumenti sulla carta più efficaci che un legislatore potesse pensare e sono i Piani Educativi Individualizzati (PEI) e i Piani Didattici Personalizzati (PDP)a seconda dell’afferenza del bambino a una legge o a un’altra.
Due momenti di progettazione personalizzata che il consiglio di classe fin dalla Scuola dell’Infanzia può “mettere in funzione” per un bambino con difficoltà, in particolare il PDP ha la fluidità e flessibilità tale da poter essere chiamato in azione anche temporaneamente quando uno scolaro ha una “emergente difficoltà” che compromette il suo apprendimento:
la separazione dei genitori,
la morte di uno di loro,
l’adozione e l’affidamento,
una grave malattia di un genitore…
All’interno dei Piani Educativi Individualizzati (PEI) e dei Piani Didattici Personalizzati (PDP) ci sono 2 tipologie di strumenti che si distinguono fra compensativi e dispensativi, che gli insegnanti insieme ai professionisti (fra cui la pedagogista) che seguono il fanciullo e la famiglia decidono di utilizzare per rendere l’apprendimento non solo possibile ma anche significativo e di soddisfazione.(Te ne parlerò in un post che sto già scrivendo).
Strumenti EXTRA suggeriti dalla dottoressa RIGONI adatti a tutti gli scolari:
Oltre questi DUE ufficiali, ne ho messi a punto altri che insegno ad usare ai Bambini e Ragazzi, alle Studenti più grandi e anche ai loro Genitori e caregiver.
Sono strumenti che vanno a intervenire su il TERZO PUNTO: la DISORGANIZZAZIONE. Molti di voi non avete idea di quante strategie sono racchiuse dietro all’uso pedagogico di “oggetti” semplici di cartoleria che invece vanno ad attivare la “memoria”, l’organizzazione spaziale”, le Funzioni esecutive, la Pianificazione mentale…
Non basta comprare ai ragazzi la penna blu, rossa e nera e un evidenziatore giallo. Serve attivare il gioco e la curiosità con astucci dove riporre le loro “armi del mestiere”, pennarelli e post it con cui mettere in risalto le sezioni importanti dei libri e quaderni carini anche per le materie meno preferite…
KIT salvaSTRESS, caratteristiche e finalità
Se vuoi costruirti il KIT salvaSTRESS come ti consiglia la dottoressa Vania Rigoni dopo anni di testing devi procurati queste parti essenziali:
- post it di moltissime misure, meglio se di carta e plastica
- evidenziatori e pennarelli di colori che piacciono a tuo figlio
- astucci di varie misure per ogni tipo di “contenuto”
- quadernini di misure insolite e copertine curiose
- portalistini per le mappe
- scotch e colle,
- adesivi
- timbri
Tu puoi poi variare su misure, colori e forme nelle foto ti metto i preferiti dai miei “fanciulli”.
Li puoi acquistare nelle Esselunghe, Coop, Conad e cartolerie che preferisci e ne trovi di economicissimi. Anche su Amazon e Ali express puoi acquistarne, i particolare i kit di timbri con le lettere dell’alfabeto e i numeri e gli adesivi o trasferelli.
Belli sono gli stencil (che offrono anche una motivazione super speciale per la cura del DIARIO che a causa dei registri elettronici ha perso interesse nei ragazzi e che invece ha).
Una volta costruito il KIT, meglio se fatto tenendo conto dei gusti e preferenze di tuo figlio o figlia, se pronta a condividerlo con lui con entusiasmo. Ricordati che non lo puoi lasciare da solo sopratutto all’inizio, rischierebbe di venire inghiottito dai mille colori e materiali…
Vedrai che sarà un nuovo modo di costruire una relazione di fiducia significativa.
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Nei prossimi post di questa serie parleremo di:
il DIARIO, uno strumento leggendario
la CARTELLA o la valigia
l’ATTENZIONE sconfusa.
Mi riprometto anche di scrivere su Piani Educativi Individualizzati (PEI) e Piani Didattici Personalizzati (PDP) argomento che comunque troverai a breve nel mio libro GENITORI E SCUOLA L’alleanza che porterà tuo figlio al successo a breve su Amazon.
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A presto.
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Come dico sempre inizia a realizzare dei cambiamenti usando le proposte che individui adatte a te in questo Blog e se vuoi invece, una consulenza pedagogica in sostegno della tua competenza di genitore contatta la dottoressa Vania Rigoni e fissa con lei un appuntamento per iniziare il tuo cammino verso una genitorialità consapevole e sicura.
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[…] Questo è il secondo POST sul tema del KIT salva STRESS della Pedagogista, che puoi recuperare attraverso questo link>>https://labottegadellapedagogista.com/2018/02/19/846590/ […]