Come RISOLVERE il problema di una figlia che si distrae troppo quando fa i compiti [effetto collaterale di una SEPARAZIONE]

Ho finito da poco una relazione per una famiglia, una coppia separata da un sacco di anni. Sono due genitori carini che si danno un sacco da fare. Entrambi con nuove storie solide che non hanno mai perso di vista la figlia.

Tuttavia qualcosa non funziona. E gli apprendimenti ne risentono sopratutto c’è una gran fatica a portare avanti le consegne.

Le maestre riferiscono “non riusciamo a capire come sia possibile che non gli basti mai il tempo…”

A casa per fare anche il più piccolo esercizio, si dilunga e si perde. All’urlo del genitore esasperato riparte e risolve in pochi minuti.

Quello che è emerso è la grande difficoltà a concentrarsi, a mantenersi attenta e impegnarsi a terminare quello che ha iniziato.

Quando ho eseguito le prime prove per compiere la mia Verifica Pedagogica delle Potenzialità, Abilità e Disponibilità mi sono accorta che il potenziale cognitivo non ha alcuna flessione, anzi la bambina è vispa e reattiva aspetti che scricchiolavano quando iniziavo a osservare la resistenza alla fatica e alla ripetitività.

Il ticchettio dell’orologio, un uccellino che svolazza in giardino, la gomma che cade, i rumori impercettibili del piano di sopra…tutto la portava con la mente altrove. Al “rientro” una gran fatica a tornare sull’esperienza che stava facendo.

Tuttavia nella raccolta di alcuni dati dai genitori ho visto che emergevano delle “fragilità” date dalle scelte dei due, in particolare la separazione.

Andando indietro nella sua storia personale la gran fatica viene dall’esser cresciuta con la valigia, senza aver mai visto a tavola un babbo e una mamma che parlavano insieme a lei della loro giornata e dei loro piccoli o grandi successi.

Chi ha messo insieme il gregge è sempre stata lei, con le recite, i saggi di danza e le “marachelle di scuola”… I suoi sono due persone molto comprensive e si sono aiutati molto dopo aver capito che la loro era una grande amicizia e non una relazione di amore.

Separarsi non è mai semplice. Stare insieme quando non ci si ama più è ancor più deleterio.

Quando ci si separa con un figlio piccolo bisogna tenerne conto. La mia risposta operativa a questo è suggerire la via della Mediazione Familiare che insegna proprio a fare scelte consapevoli e ponderate sui bisogni di tutti, mettendo il conflitto in una posizione di minoranza rispetto alla possibilità di avere un futuro sereno.

Sono passati tanti anni e questa storia non è da mediazione oggi, c’è una bambina da aiutare a crescere e una coppia di genitori che vogliono cambiare strategia.

CHE FARE pedagogicamente parlando?

La proposta pedagogica ha perciò tenuto conto proprio dei due aspetti:

  1. un percorso Pedagogico Clinico per la figlia che la rimativi all’apprendimento e che l’aiuti a tornare a concentrarsi sul suo ruolo di figlia-bambina;
  2. alcuni incontri per i Genitori* per riflettere su come mettere in pratica la trasformazione delle loro proposte alla figlia.

Normalmente la dottoressa Vania Rigoni si occupa sia dei Percorsi per i bambini che di quelli per i Genitori, è proprio uno doppio servizio che offre attraverso i suoi studi specialistici e grazie alla preparazione sia accademica che extra che ha conseguito negli anni.

Quale è stata la proposta operativa per questa Famiglia?

In questo caso, vista la delicata situazione della bambina che ha bisogno di controllare tutto e tutti e per rispetto del rapporto Persona-Specialista, la dottoressa Rigoni ha indirizzato i genitori a una collega del Team Bottega della Pedagogista mentre lei si occuperà del progetto pedagogico clinico con la figlia.

NON è facile chiedere aiuto a uno SPECIALISTA.

Non è facile chiedere aiuto e scoprire che se ne ha proprio bisogno…a una persona estranea, sopratutto quando si parla di RUOLO di GENITORE. Tutti dicono sia naturale fare il genitore, e lo è. Anche masticare lo è, eppure a volte si ha bisogno del dentista per correggere il morso…

Il lavoro specialistico richiede professionalità e serenità di intervento per chi lo percorre, senza paura di essere “spiato” o timore di essere giudicato. Questa è la modalità di ACCOGLIENZA e di CURA educativa che trovi nello Studio Rigoni.

Credo di averti offerto buoni spunti per pensare, se ho aperto domande invece puoi contattarmi come sempre ai soliti contatti:

– Scrivendo una mail a ➡ dr.vaniarigoni@gmail.com
– Su Whatsapp, cliccando a questo link ➡ http://bit.ly/2ycrsE2

A presto!

 

*Gli incontri per Genitori svolti dalla dott.ssa Rigoni sono riflessioni attraverso il Metodo Reflecting di cui ha ottenuto la qualifica molti anni fa e attraverso l’Approccio Touchpoints Brazelton.

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