Come evitare PROBLEMI alle Medie con le 4 mosse SEGRETE della Pedagogista se il tuo bambino ha una diagnosi di DSA e altre difficoltà

I motivi reali per cui chiedere aiuto a una pedagogista anche se hai un bambino delle medie.

Prendo spunto da una storia vera.

Alla mia porta bussò una mamma con un figlio minutino, due occhi vispi e caricato a molla. Lei era disperata quanto energica. Lui era educato e incontenibile.
La diagnosi aveva da una parte liberato di ansie la famiglia dall’altra stavano cercando qualcuno che li accogliesse, fino ad ora tutte le figure consultate proponevano ripetizioni e “la reclusione sui libri”.

Dopo la verifica delle abilità, potenzialità e disponibilità non è che il quadro fosse roseo anzi e l’agitazione era l’ostacolo maggiore … ma togliere lo sport come altri avevano proposto sarebbe stato trasformare un bambino sereno in un bambino infelice.

Così iniziò il nostro cammino Pedagogico Clinico (R), due volte la settimana, e lui continuò il suo impegno sportivo raccogliendo anche discreti successi. La vita alle medie non è stata facilitata per la diagnosi, anche se onesta e coerente.

Dopo due anni la mamma mi porta in studio la valutazione di verifica dello stesso neuropsicologo della volta precedente, gli è stata richiesta dalla scuola superiore, e mi dice un pizzico preoccupata:

“Vania è andata troppo bene. I valori di di discalculia, dislessia e disgrafia sono migliorati. Speravo peggio…almeno al Liceo avrebbero avuto più clemenza!”.

Ho sorriso.

Un BAMBINO non è un CASO clinico.

Come altre storie che ho accolto in studio questa racconta chiaramente come sia possibile che una valutazione diagnostica, su base scientifica non sia un giudizio che condanna a vita il tuo bambino a un ruolo di “etichettato” e di “difficoltato”.

La diagnosi è un punto di partenza spesse volte, come questa. Da lì dovevo partire, ma tuo figlio è sempre qualcosa di diverso dalla diagnosi è un ragazzino energico, simpatico, curioso, motivabile.

Questi aspetti li ho compresi grazie alla Verifica Pedagogica, che si basa sull’Osservazione pedagogica scientifica e su una serie di prove riconosciute edite da Giunti O.S.  che mi hanno guidata nella stesura del progetto per lui che lo ha condotto a fargli raggiungere il tanto desiderato Liceo.

rigoni 553

Le MAGIE della PEDAGOGISTA

Questo è potuto accadere grazie a un LAVORO settimanale coordinato dalla dottoressa Vania Rigoni in collaborazione stretta con la famiglia finalizzato ad INTERCONNETTERE costantemente i 3 sistemi che ruotano intorno al Bambino per renderli efficaci:

  1. La FAMIGLIA
  2. La SCUOLA
  3. La PEDAGOGISTA (e gli altri Specialisti)

rigoni 322

Questo in pratica come funziona?

Un semplice coordinamento di equipe, dove la Pedagogista Clinica fa tesoro delle diagnosi che arrivano dagli altri specialisti (Neuropsichiatra infantile, pediatra, psicologa, psicomotricità, logopedista) e crea un progetto pedagogico e didattico personalizzato.

La scaletta da seguire in un percorso pedagogico clinico è precisa

RISCALDAMENTO

  • verifica delle abilità potenzialità e disponibilità del bambino e della sua famiglia

GARA di resistenza con traguardi intermedi

  • una volta ogni due mesi tutti in studio a fare le riflessioni sul percorso
  • i colloqui con la coordinatrice di classe a scuola frequenti e collaborativi
  • gli incontri con il bambino per accompagnarlo verso un nuovo modo di porsi rispetto alla sua agitazione e difficoltà

TRAGUARDO finale

  • autonomia
  • soddisfazione

Ecco qua riassunti i perché chiedere aiuto proprio alla dottoressa Vania Rigoni

I 4 motivi specifici per cui chiamare lei e non un’altra persona:

1) per meglio delineare il migliore processo e strategia di apprendimento serve una scienziata dei processi formativi, un cultore della disciplina pedagogica che si occupi anche di formazione come è lei

2) serve lo specialista che sa dialogare con gli insegnanti perché parla la loro stessa lingua, fra il pedagogico e il didattico e basta che leggi il blog e scarichi l’anteprima del suo libro per vedere che questa è la sua caratteristica principale 

3) saper mediare è una competenza necessaria per co-costruire un processo e un ambiente idoneo alla crescita di un bambino, specialmente se ha delle difficoltà (piccole o grandi) e lei come mediatrice familiare e formatrice di peer mediation lo sa fare e bene

4) occorre creatività, flessibilità e innovazione perché ogni Persona è diversa da un’altra e quindi non si può seguire protocolli quando si parla di crescita, sviluppo e apprendimento; serve il coraggio del pioniere e dell’artista che la dottoressa Vania incarna alla perfezione.

Capisci adesso perché è limitante e poco efficace rivolgerti a un tutor che ha fatto poche ore di un banale corso, o alla signora che fa le ripetizioni a casa??? come è possibile che sappiano tutte queste cose?

E ora se cerchi un professionista a cui affidarti e che ti guidi nella crescita di tuo figlio?
[Allora hai bisogno di me]

Ascolto la Sua situazione e ti propongo la strategia più adatta.

Contattami ai seguenti indirizzi:
– Scrivendo una mail a dr.vaniarigoni@gmail.com
– Su Whatsapp, cliccando a questo link http://bit.ly/2ycrsE2

Oppure vieni a trovarmi nei miei studi:

Spazio LA BOTTEGA DELLA PEDAGOGISTA
via Vittorio Emanuele II, 10 (zona Ponte Rosso) tel.055 472846
dal LUNEDI’ al VENERDI’ su appuntamento

c/o Studi medici pediatrici in via De’ Tommasi 8 (Isolotto)
TUTTI i GIOVEDI’ dalle 14:30 in poi

 

Un pensiero riguardo “Come evitare PROBLEMI alle Medie con le 4 mosse SEGRETE della Pedagogista se il tuo bambino ha una diagnosi di DSA e altre difficoltà

Rispondi