Come scegliere una specialista: pedagogista, pedagogista clinico e la mediatrice familiare.
L’idea di questo post su come aiutarti a scegliere l’esperto per Te mi è venuta tornando in treno da Milano sabato scorso mentre parlavo con la giovane studentessa che mi aveva accompagnata nel meeting del venerdì all’interno della manifestazione nazionale la notte del lavoro narrato.
#narrareEducazione
Narrare del mio lavoro è una pratica che faccio dal 2009.
Oggi lo fanno tutti (o molti) e fanno tanto bene.
Se le persone, se TU, non vieni informato che esistono esperti che possono aiutarti o a risolvere il problema o a capire quali altre figure attivare per uscirne… di sicuro ci resterai incastrato ad annaspare dentro a lungo…sballottato a destra e a manca…
…come un lombrico in un laghetto mentre tira vento.
L’antefatto che mi ha convinto a scrivere questo post.
Ho deciso di partecipare al La notte del lavoro narrato (ne ho parlato QUI => LINK ) promossa dal sociologo Vincenzo Moretti il 28 aprile per i due punti che la guidano #lavoronarrato e #lavorobenfatto.
Non ti escludo che inizialmente ero perplessa, avrei dovuto spostare tutti gli appuntamenti del venerdì e del sabato per andare a relazionare in due sessioni differenti a titolo esclusivamente gratuito in un territorio che non è il mio e senza ottenere alcun benefit.
Ma mano che la data si avvicinava, visto che avevo dato la mia adesione molti mesi fa, i dubbi e le perplessità sparivano perché andare a Milano con altri colleghi che hanno fatto della professione educativa il fulcro delle loro attività, modalità lavorative mi è sembrato arricchente.
La mia associazione ANPEC ha sostenuto la mia volontà di promuovere l’importanza sociale della figura del Pedagogista Clinico® anche attraverso questa partecipazione (un pò fuori dagli schemi tradizionali); così anche la Consigliera Regionale AIMeF Toscana mi ha confermato il suo appoggio a questo evento un pò diverso dal solito…
#lavoronarrato
e allora forte anche di questi riconoscimenti di valore, mi sono convinta che attraverso il mio doppio intervento/racconto della storia di lavoro insieme ai relatori invitati avrei dato un SERVIZIO, una CARICA di ENERGIA e positività a tutti quelli che lavorano con me e per me.
#lavorobenfatto
Il tuo specialista deve essere deontologicamente inattaccabile, deve sapere come produrre buone prassi e #lavorobenfatto, deve avere ben chiaro quali sono le sue competenze e confini per poter attivare la Rete di colleghi che andranno ad amplificare la qualità del suo progetto per Te.
Ti spiego.
Se da me vieni perché il tuo bambino di 3 anni ti dicono che è indietro col linguaggio, che però tu lo capisci e che sei consapevole di lasciarlo troppo solo senza interazioni comunicative… Saper che io sono una pedagogista specializzata in clinica e non una logopedista mi permette di dirti:
Caro Genitore, io so come potrei esserti di aiuto, tuttavia perché non vai a fare una consulenza a mio nome dalla collega Logopedista che ci può escludere complicazioni di altra natura e dare delle eventuali dritte?
Ecco non ti ho fatto perdere tempo. La collega ti ha trattato bene perché lavoriamo in sinergia, e tu non hai vissuto il trauma dello sballottamento da una parte all’altra. Sai che sono onesta.
E il lavoro che ne conseguirà sarà efficace e preciso.
Così come nel vestito della Mediatrice Familiare se avverto che siete solo molto arrabbiati per qualcosa che è accaduto, vi invio volentieri dalla esperta di terapia di Coppia prima di farvi perdere tempo in un inizio di separazione che non siete sicuri di volere.
Riprendo con la storia milanese
Il pomeriggio e la notte si sono tradotte in una formula di aggiornamento informale fra professionisti di lunga esperienza tutti con la voglia di condividere le proprie idee-innovazioni, gli stili professionali e le applicazioni personali di soddisfazione e successo.
Contemporaneamente il clima che sapevo avrei trovato, grazie alla capacità di accoglienza delle amiche e colleghe di Associazione Metas e di Roberto Salvato (gli organizzatori), ha permesso a tutti relatori e non di attivarsi in un confronto in alcuni aspetti anche acceso sia sui temi dissonanti che su quelli che apparivano fragili o incerti.
Quindi sono tornata a casa con una valigia professionale estremamente ricca e soprattutto frizzante di nuove esplorazioni, che sta già lentamente inserendo all’interno del progetto Spazio per Famiglie de La Bottega della Pedagogista di Vania Rigoni.
Aggiornamenti e investimento personale
come indicatori della qualità del lavoro della tua specialista
Ciascuna di voi dovrebbe tener presente quando si rivolge a uno specialista che non basta un titolo conseguito e qualche aggiornamento ogni tanto per diventare un esperto col bollino (come dice la cara collega dottoressa Vitale).
È indispensabile che il vostro specialista, come faccio io, investa tantissimo sia in tempo che in denaro in momenti di scambio, confronto, insegnamento e apprendimento, sia attraverso convegni, corsi, eventi pubblici, studio diretto e indiretto, attività che siano testimoniabili e verificabili.
Insomma… Che non faccia i corsi solo per i crediti.
Deve avere voglia di imparare continuamente.
Tutto questo so che stai pensando che lo ritrovi dentro la fattura… soprattutto, credimi, lo ritrovi nelle abilità e nelle competenze che poi sono messe in campo all’interno del progetto di aiuto alla persona dedicato a te.
Se l’aggiornamento è fondamentale in medicina, ingegneria, in attività come il parrucchiere, l’impiegato …e allora perché non pretenderlo dalla TUA specialista dell’educazione.
Il PROFIT non è nemico del NO PROFIT
L’altro aspetto per cui mi ero convinta a salire a Milano era per raccontare del mio lavoro di partita iva del settore educativo.
Credo sia importante per le Persone e in particolare per i Genitori che siano informate dell’esistenza di figure professionali quali la Pedagogista, la Pedagogista Clinica® e la Mediatrice Familiare e che esse siano accessibili nell’ambito privato.
Poiché mi è capitato più di qualche volta che neanche i colleghi che lavorano in cooperative, associazioni, organizzazione pubbliche o legate i servizi sappiano dell’esistenza di studi privati che si occupano di questo e che si muovono nel territorio attraverso una rete formale ed informale ….
mi è sembrata un’opportunità imperdibile per costruire un ponte, aprire una pista anche nei territori milanesi per giovani colleghi meno temerari di quanto sono stata io, ma di ottime qualità professionali.
A Firenze lo sto facendo da diversi anni con risultati che mi sembrano positivi, visto il numero crescente di colleghi e uno stile #Bottega che sta dilagando sia in rete che nella realtà.
Il profit realizzato con lo stile che ho messo in campo (gentilezza, accoglienza e rispetto) si coniuga perfettamente al no profit, offre sostegno alla fascia intermedia di persone che dai servizi sociali spesso sono messe in secondo piano, offre una competenza specialistica senza perdere di vista l’aspetto umano e riesce ad intervenire in modi più veloci. Conosce il pubblico bene e ci si allea.
Chiari i suggerimenti?
Se hai dubbi, domande e ti chiedi se posso esserti utile…chiedi senza imbarazzi
Vania Rigoni
Ti allego le riflessioni su Milano che ha scritto Veronica, la studente che in estate collaborerà con me allo Spazio COMPITI estivo (dal 26 giugno al 7 luglio), mia compagna di viaggio al Nord =>>LINK
Per aggiornamenti su quanto è accaduto il 28 aprile segui questo link degli organizzatori =>>LINK