Babbo e Mamma, Genitori dopo una separazione o divorzio con la Mediazione Familiare

Separazioni. divorzi e i vari aspetti delle conseguenze raccontate dalla Mediatrice Familiare e Pedagogista Vania Rigoni, attraverso la traccia del mio intervento al seminario del 22 aprile promosso dal Comune di Firenze e dall’Ass. Italiana dei Mediatori Familiari a Firenze in cui mi è stato chiesto di parlare di Paternità e Maternità dopo la decisione di dividersi. [LINK all’evento : con me erano presenti le dott.sse Lodetti, Vitale e Maressi e la Consigliera regionale AIMeF dott.ssa Landini ]

IMG_7498Quindi cosa succede ai Babbi? e alle Mamme?

Da principio una serie di laceranti sensi di colpa che sono quelli che hanno spesso accompagnato tutta la fase del decidere se separarsi o no.

L’esistenza di conflitti siano manifesti che nascosti, più o meno ostili, fra i genitori se non sono vissuti in modo organizzato producono sui figli insicurezze che non tardano a manifestarsi (come già è stato abbondantemente detto).

Ma i conflitti esistono. Sono VITALI, sono uno slancio verso un superamento di una situazione che crea disagi e dolori.

Il famosissimo bruco che diventò farfalla…ma prima di quel momento era solo un bruchetto.

I genitori vedono questo scenario apocalittico e non sanno come uscirne, come organizzarlo essendo in preda anch’essi da una serie di situazioni?Anche perché sono momenti in cui vivono spesso scissi fra l’inaspettato, imprevisto…  e la consapevolezza che in parte sono concausa di quanto sta avvenendo.

Vivono una tempesta di emozionei talvolta così incontrollabili da esserne succubi: la rabbia, la gelosia, il desiderio di vendetta…

In genere pur di non far soffrire figli provano di tutto prima di separarsi, si nascondono, fanno la doppia vita l’uno coperta dall’altro, con un unico solo obiettivo che li accomuna: proteggere i figli o il figlio dalla situazione che reputano essere maggiormente dolorosa (la separazione) mantenendoli di fatto in un contesto poco rassicurante, anche un po’ irreale, che provoca insicurezze e tanti dubbi sul presente, prima ancora che sul futuro.

Qual è la prima mossa da fare?

ante è che il primo passaggio una volta avviata la mediazione familiare è occuparsi di come dirlo ai figli INSIEME. E’ necessario per mantenere il ruolo di genitori (pur divisi o quasi come coppia). Deve passare il messaggio chiaro e limpido che al figlio NON mancheranno gli affetti e le sicurezze date dall’amore di Babbo e Mamma, solo saranno distribuiti in modo diverso con turni di responsabilità che prima erano forse “casuali”…ora ben chiari a tutti.

In Mediazione si impara a recuperare la RESPONSABILITA’ EDUCATIVA dei figli. Perché  durante il matrimonio, spesso accade per accordi impliciti e forse neanche tanto accordi,  che questa funzione sia portata avanti da uno dei due soltanto (o maggiormente) e con dei rimandi all’altro che passano al figlio più preoccupazione che sicurezza.

E siccome genitori si resta per sempre, in mediazione familiare si impara fin dalla comunicazione di questo cambiamento ai figli a farlo insieme esercitando la funzione genitoriale condivisa, come vuole anche il legislatore.
Occorre offrire un MODELLO un esempio cui i figli si riferiranno per tutta la vita, un modo fluido di stare nel conflitto, senza mostrarne il lato oscuro che produce violenze e dolori (di qualsiasi tipo).

Vivi in modo che quando i tuoi figli penseranno alla correttezza e all’integrità, penseranno a te.
                                                                                          Jackson Brown Jr. (1995)

Fare il genitore come prima è impossibile.
Il come prima non c’è più.

 

NON è la separazione il PROBLEMA. Ma la sua cattiva GESTIONE. Questa è la SFIDA oggi della mediazione familiare.IMG_6793

Certo però si deve rispondere ai 1000 interrogativi dei figli: Sarai sempre mio papà anche se va via di casa? Potrò vedere i nonni? E alla mia festa di compleanno ci sarai? E con i professori chi ci va a parlare?

La Genitorialità da separati allora come la cambio? Cosa diventa?

La questione è questo punto come attivare una genitorialità che forse fino a quel momento è sembrata scontata.

La mediazione familiare chiedendo ai due ex coniugi di organizzarsi per il futuro proprio e dei figli in un modo quanto più armonico, rispettando i bisogni di tutti, affianca le coppie di genitori (ex sotto tutti gli altri punti di vista) ad individuare una modalità efficace di individuare accordi e soluzioni.

IL primo effetto collaterale è la serenità dei bambini (di tutte le età).

E nel mio secondo vestito della pedagogista, vi dico che si educa in due, in alleanza, per cui quando c’è una separazione o divorzio se un Babbo o una Mamma in precedenza non erano particolarmente coinvolti nella vita attiva dei figli (anche solo per motivo di lavoro) grazie al percorso della Mediazione Familiare hanno la possibilità di riflettere e ripensare il loro ruolo.

La Paternità e la Maternità hanno così la possibilità di ricostruirsi, riattivarsi, ridefinirsi: svegliando chi si era un po’ addormentato perché tanto c’era l’altro e sostenendo l’altro a recuperare fiducia nell’ex come genitore così dal riaffidargli serenamente alcuni compiti.

Questo è quello che accade in una mediazione familiare un processo di recupero del ruolo genitoriale che produce una ricaduta positiva e serena sull’organizzazione di tutto il riassetto delle varie parti che sono connesse ha una divisione di una famiglia durante una separazione o divorzio.

Una coppia di ex coniugi che riesce a rispettarsi come genitore del proprio figlio si permette di potersi individualmente di costruire una nuova storia col proprio figlio e con altre opportunità che si presenteranno (di lavoro, di amicizia, di tempo libero).

Le energie che prima venivano spese nel conflitto ora possono essere investite in una serie di attività che producono benessere.

E come dico sempre io a tutti i Genitori che si affacciano in Bottega:

“Un genitore felice cresce un bambino felice

E se un bambino è triste, probabilmente anche i suoi genitori lo sono. E allora VANNO AIUTATI. Devi essere aiutato.

Quindi occorre utilizzare tutti gli strumenti che le Scienze Umane ci hanno messo a disposizione per attivare Percorsi, Progetti, RETI territoriali con la finalità di PREVENIRE da un lato e di agire tempestivamente e efficacemente se la situazione complessa e sofferente è già in corso. Per questo tante sono le figure di specialisti cui mi relaziono, così da potervi indirizzare a una funzionale e rapida soluzione per te e la tua situazione.

Se pensi che ti posso essere utile, vuoi saperne di più sulla Mediazione Familiare attraverso una Consulenza contattami!

Adesso è ancora più veloce in alto troverai il Pulsante WhatsAPP, e salvo non sia impegnata in studio, ti ricontatterò velocemente.

        Vania Rigoni

Se vuoi ascoltare il mio intervento integrale prenditi 15 minuti tutti per te e lancia l’audio:

Ps. se ti è piaciuto o lo reputi interessante per qualche collega e amico condividi il mio post e lascia pure un commento!

IMG_7570
La traccia visiva della genitorialità riorganizzata di Vania Rigoni

 

Contattami ai seguenti indirizzi:
– Scrivendo una mail a dr.vaniarigoni@gmail.com
– Su Whatsapp, cliccando a questo link http://bit.ly/2ycrsE2

Oppure vieni a trovarmi nei miei studi:

Spazio LA BOTTEGA DELLA PEDAGOGISTA
via Vittorio Emanuele II, 10 (zona Ponte Rosso) tel.055 472846
dal LUNEDI’ al VENERDI’ su appuntamento

c/o Studi medici pediatrici in via De’ Tommasi 8 (Isolotto)
TUTTI i GIOVEDI’ dalle 14:30 in poi

Rispondi