Scuola complessa, adolescente demotivato, genitori nel panico: idee per agire

Scuola complessa. Adolescenti demotivati. Genitori nel panico non poteva che essere questo il post di fine mese, viste le pagelle e pagellini orridi che stanno volando di qua e di là per la città democraticamente in ogni ordine e grado (e tipologia) di scuola secondaria.

F.    “Ero preparatissimo. Sentivo perfino la tensione pre compito. Poi quel 2,5. ”
M.  ” Non so che dire. L’interrogativo è andata e quando ho visto il compito non ho capito più niente.”
S.   “Lo sai. Ormai i compiti li faccio sempre…non come prima. Ma non ci azzecco mai allo scritto.”

Tre frasi registrate dai ragazzi che seguo. Tre situazioni complesse, differenti e uguali.

Primo errore

Il PRIMO TERRIBILE ERRORE che fanno i ragazzi, complici i genitori che ormai vivono allo sbando mossi dall’ansia di non riuscire ad arrivare mai a giugno con la serenità di quelli che il figlio sarà sicuramente promosso, è AUMENTARE esponenzialmente le ore di studio.

Cioè prendono 4 dopo aver studiato 2 ore, allora decidono di raddoppiare le ore e prendono 4/5, aumentano ancora e arrivano a 5/6…la sufficienza sembra un’oasi nel deserto.

Secondo errore

Il SECONDO ERRORE che invece commetti Tu genitore (a volte in solitaria, altre con la complicità del tuo compagno) è APPLICARE il REGIME punizioni/premi (i ricatti)

 “ti tolgo il telefono SE…. ti tolgo la PS4  SE… ”
 “ti compro il biglietto per il concerto di Marracash SE… ti compro le scarpe d’oro coi tacchetti spaziali SE…” e simili.

Terzo errore

Il secondo è seguito a parimerito dal TERZO ERRORE che è la trasformazione di solito prima di uno poi di entrambi voi genitori in cerberi danteschiti ricordi nella Divina Commedia quando Cerbero spaventò Dante e Virgilio (la sua guida e Maestro di vita) all’ingresso del girone dei Golosi ?

“Cerbero, fiera crudele e diversa,
con tre gole caninamente latra
sovra la gente che quivi è sommersa.
Gli occhi ha vermigli, la barba unta e atra,
e ‘l ventre largo, e unghiate le mani;
graffia li spirti ed iscoia ed isquatra.
Urlar li fa la pioggia come cani;
de l’un de’ lati fanno a l’altro schermo ;
volgonsi spesso i miseri profani.

A Virgilio bastò distrarlo semplicemente buttandogli un pò di terra che la bestia scambiò per cibo:

[scrive DANTE] Quando ci scorse Cerbero, il gran vermo,
le bocche aperse e mostrocci le sanne;
non aveva membro che tenesse fermo.
E ‘l duca mio [Virgilio] distese le sue spanne,
prese la terra, e con piene le pugna
la gittò dentro a le bramose canne.”

E così fai tu, cara Mamma e Babbo che mi leggi.  ABBAI un pò e tuo figlio studia mezz’ora in più. Gli togli qualche digital device (cellulare, ipad, computer, PSP) è lui allunga di un ora lo studio (insomma involontariamente ti placa con qualche ora di studio che però non sono risolutive).

Tuttavia NON cambia nulla.

L’ultimo stadio è LO SCONFORTO che finalmente ti porta a chiedere aiuto sul serio, a questo punto hai capito che il suo APPRENDIMENTO è compromesso da qualcosa di diverso che non dipende dalle ore che passa sui libri, dalle ripetizioni, dalle tue urla e minacce.

Senza dubbio hai ragione nel pensare che tuo figlio SBAGLIA vistosamente qualcosa nell’avvicinarsi ai libri e all’imparare, visto che i suoi voti aumentano con la stessa probabilità di una nevicata a primavera a Firenze.

Gli ERRORI RIPETUTI che BLOCCANO la risalita verso la SUFFICIENZA compiono anche un altro bestiale TRANELLO che io chiamo, l’AUTO-SABOTAGGIO.

Tuo figlio e figlia stanno applicando aiutati da te le stesse strategie: sbaglio e mi rimetto a testa bassa,
risbaglio e aumento le ore di studio, arrivano al punto che sono assaliti dallo SCONFORTO.

✔︎ Perdono motivazione, si convincono che non riusciranno MAI e SMETTONO DI STUDIARE, così sono sicuri che la loro autostima non verrà più ferita, sono loro a scegliere di non riuscire.

✔︎Altri si arrabbiano contro la professoressa, la scuola, contro di te e diventano ragazzi ribelli e irrequieti, si dedicano a tutto tranne che alla scuola che ormai li ha TRADITI.

E allora?
É banalotto da dire e scrivere ma quello che toppate te e lui è nella strategia e nel metodo.

IL GRANDE ERRORE è NON AVERE METODO.

Perché studiare non è naturale come apprendere, ci vuole tattica e conoscenza della complessità della programmazione scolastica.

La scuola oggi si sta iper specializzando in materie e segmenti definiti al millimetro, scimmiottando (citazione d’obbligo in epoca di scimmie nude di Gabbani) la società economica che funziona con catene di montaggio che non alimentano l’insoddisfazione degli operai e così TRITA i ragazzi che invece hanno bisogno di GUIDE, MENTORI ed EDUCATORI che per prima cosa insegnino loro a PENSARE, RIELABORARE i DATI, ACQUISIRE SICUREZZE nella loro esposizione (non sono riempirgli i cervelli di informazioni).

La complessità, caratteristica che appartiene all’umanità, chi la coltiva oggi?

Questo è lo STILE del MIO studio, del mio procedere PEDAGOGICO:

Aiuto per prima cosa i ragazzi a essere pronti ad imparare, pensare insegnandogli a TROVARE le loro risorse per poter rielaborare i dati e le informazioni nel LORO STILE…

Collaboro con te, quando serve con i NONNI (o altre figure importanti) per sostenervi nel nuovo modo di star loro accanto durante il cambiamento.

Partecipo agli incontri a scuola con i docenti per creare un’alleanza che aiuti i ragazzi a procedere con il minor numero possibile di incomprensioni.

Lavorare con la COMPLESSITà è un obbligo oggi.

Inoltre se ti rivolgi a me sai che io sarò la prima persona che incontri, che ti accoglie e ti “cura” per tutto il percorso anche quando ti affido a altre figure (logopedista, educatrice, psicologo, neuropsicomotricista), non verrai “sballottato” da una porta all’altra, né costretto a cambiare professionista a metà percorso.
Venire a La bottega della pedagogista di Vania Rigoni è entrare in uno Spazio per Famiglie reale, competente e positivo.

Adesso ti saluto, spero di aver risposto a molte delle tue domande, se non fosse ti ricordo che puoi chiamare lo 055-472846 e lasciare un messaggio con numero di telefono in segreteria oppure puoi scrivermi vaniarigoni@vaniar.sg-host.com. In entrambi i casi ti richiamerò il prima possibile.

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A presto,

la dottoressa Vania Rigoni

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