Negli ultimi mesi ho avuto sempre più a che fare con ragazzini i cui genitori vivono una situazione di coppia decisamente problematica: matrimoni finiti da anni ma che non si rompono, altre compagne nascoste che non si svelano, liti e piatti volanti per problemi patrimoniali…
Tutte quelle le volte ho dato questo suggerimento:
caro genitore hai fatto bene a venire al mio Studio ma per TE e non per tuo figlio,
sei TU che hai bisogno del mio intervento e non come pedagogista
bensì come mediatrice familiare.
TANTI di VOI mi rispondono così:
I miei amici sono andati in MEDIAZIONE FAMILIARE per separarsi, ma dottoressa Vania mi spiega cos’è?
La mediazione è un modo di risolvere i conflitti dove il mediatore agisce in modo imparziale, facilita il dialogo positivo e costruttivo, e dirige le energie sbilanciate fra le parti in disputa per fargli conquistare un accordo giusto per entrambi.
Il principio fondamentale dell’attività del mediatore familiare è garantire che il processo resti sempre in possesso tuo e del tuo futuro ex partner.
Posso testimoniare come mediatrice familiare per esperienza diretta i benefici in termini di crescita personale e in crescita della qualità della comunicazione indipendentemente dalla loro età e professione.
La mediazione familiare che in Europa è molto stimata come strada educativa per risolvere la fine di una relazione di coppia, preferita e caldeggiata dai tribunali e dai colleghi avvocati in Italia trova ancora evidenti ostacoli nella sua diffusione. Esistono tuttavia alcuni professionisti, come me, che si impegnano quotidianamente nel farla conoscere.
[per esempio] La conosci la storia delle due presunte madri che vanno al cospetto di re Salomone pretendendo che il neonato che le accompagna sia attribuito ad una sola esclusivamente delle due come figlio?
Ti ricordi la mossa che fa Salomone?
Le ascolta e comprendendo che non si sarebbero mai messe d’accordo, dichiara:
“il bimbo sarà dato metà per ciascuna.”
A quel punto una delle due madri grida: “no NOOOO!!! dallo a lei, ma non lo dividete”.
Così facendo si svela chi delle due ha più a cuore il figlio meritandone l’affidamento.
Re Salomone applica involontariamente alcuni principi della mediazione: crea, attiva un nuovo modo di pensare delle persone tenendo conto del bimbo e del suo meglio. Così facendo le parti crescono e riflettono e si accordano, i conflitti si abbassano e il futuro diventa possibile.
Questa è la MEDIAZIONE FAMILIARE, uno spazio-tempo dove gli ex compagni, che stanno guardando la loro storia affettiva distruggersi, devastarsi fra dolori e liti
e sono arrivati alla consapevolezza di voler passare oltre dividendosi
e chiedono aiuto per imparare a farlo in autonomia,
senza terze persone che decidano per loro.
Un percorso diviso in tappe che vengono organizzate dalla mediatrice secondo un protocollo che ha acquisito durante la formazione che guida, sostiene e favorisce nelle due persone che le chiedono aiuto la nascita di un nuovo modo di dialogare in funzione della co-costruzione di accordi duraturi nel tempo.
Già tu stai perdendo il sonno, lo stress e i brutti pensieri ti impediscono di lavorare bene, a casa è tutto un litigare oppure vivi una costante guerra fredda da anni… e poi guardi i tuoi bambini e pensi: che vita di m***a gli sto facendo fare.
Ecco se ti riconosci in una mamma o un babbo che sta vivendo proprio questo, la fine di una relazione, e probabilmente hai uno o più bambini per i quali sei drammaticamente preoccupato dovresti rivolgerti a una mediatrice familiare, come me.
Puoi scrivermi vaniarigoni@vaniar.sg-host.com ( e avrai una risposta entro le 48 ore) oppure telefonarmi allo 055 472846.
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