La collega Giulia Pucci (dott.ssa in Linguistica, docente di italiano L2 e Pedagogista Clinico) che avete imparato ad apprezzare nei mesi passati con gli altri post sul Bilinguismo, chiude con questo articolo il ciclo di “istruzioni” per genitori e insegnanti su questo argomento quanto mai controverso.
Sempre più spesso infatti ascolto le ansie per un linguaggio tardivo, non corretto, faticoso come se fosse l’unica cosa da osservare in quel bambino. E’ l’aspetto più evidente, ma guardando bene potrete vedere che c’è altro dietro un parlare non fluente. Ma questa è un’altra storia…
BILINGUISMO: SUGGERIMENTI PER L’USO! di G.Pucci
In questo articolo cercheremo di capire quali siano le condizioni che determinano il successo dell’educazione bilingue. Ovvero, cosa è bene fare per crescere un bambino bilingue? Come possiamo favorire il suo sviluppo linguistico?
DRITTE PER LA SCUOLA E PER GLI SPECIALISTI
La presenza di alunni bilingui è una realtà di portata rilevante nelle nostre scuole e, di conseguenza, sempre più bambini che utilizzano nella loro quotidianità più di una lingua bussano alla porta dei nostri studi.
Troppo frequentemente però insegnanti e specialisti, con il proposito di facilitare il percorso linguistico e scolastico dei bambini bilingui, invitano le famiglie ad abbandonare la propria lingua madre e utilizzare soltanto l’italiano.
In realtà, questo atteggiamento è del tutto controproducente per diversi motivi:
- la competenza in lingua italiana di genitiori stranieri spesso non è buona e costituisce un modello linguistico più povero della lingua madre;
- l’eliminazione di una lingua non ha effetti migliorativi sull’altra;
- è giusto che la lingua nella quale si educhi sia la lingua nella quale ci sentiamo più a nostro agio e nella quale riusciamo a esprimere al meglio le emozioni e gli stati d’animo, ovvero la lingua madre;
- è necessario che il bambino abbia i mezzi necessari per appropriarsi della propria identità e questo lo può fare anche attraverso la conoscenza della lingua madre.
Detto questo, è necessario precisare che anche in caso di bambini bilingui con diagnosi di DSA, DSL o altri deficit, la ricerca non suggerisce assolutamente di bloccare il bilinguismo.
Quello che, al contrario, la scuola e gli specialisti dovrebbero fare è incoraggiare, stimolare e supportare la conoscenza e l’utilizzo di due o più lingue da parte dei bambini, anche attraverso la realizzazione di esperienze di gioco nelle quali le diverse lingue presenti nelle classi rappresentino uno strumento privilegiato per superare le barriere comunicative, oltre che un arricchimento socio-culturale e linguistico.
SUGGERIMENTI PER LA FAMIGLIA
Di seguito ne elenco alcuni:
- l’input in entrambe le lingue alle quali il bambino è esposto deve essere abbondante, ricco e diversificato. Ovvero, affinché un bambino cresca bilingue è necessario che sia esposto alle lingue in misura sufficiente, che abbia frequenti opportunità di uso tramite rapporti interpersonali anzitutto (sia con i pari che con gli adulti), ma anche tramite libri, canzoni, programmi tv e giochi;
- un aspetto fondamentale che sta alla base dell’apprendimento delle lingue (e non solo) è la motivazione. Essa va sempre ricercata nella necessità o voglia di comunicare con una persona; se quest’ultima parla una lingua straniera ed io ho piacere di svolgere un’attività con lei, accetterò di buon grado di sforzarmi per poter partecipare attivamente a quella data esperienza;
- molto importante è inoltre l’atteggiamento che la famiglia (e la comunità) ha nei confronti del bilinguismo. Esso deve essere valorizzato, cioè i bambini devono avere la percezione che entrambe le lingue siano importanti; del resto, essi sono molto sensibili alle attitudini familiari (e sociali) verso le lingue e si rendono facilmente conto se una lingua viene considerata poco importante e, di conseguenza, non viene apprezzata.
Detto questo, compito della società dovrebbe essere quello di informare e sensibilizzare la comunità sul tema del bilinguismo, realizzando iniziative di promozione di questo stupendo fenomeno, i cui vantaggi e opportunità (come abbiamo visto nel precedente articolo) sono innumerevoli.
Proverbio ceco "Per ogni nuova lingua che parli hai una vita in più. Se conosci solo una lingua, vivi una volta sola”.
Se ti stai trovando in una situazione come questa e hai bisogno di un aiuto personalizzato come sempre devi solo scrivere o prendere un appuntamento con la dott.ssa Vania Rigoni de La Bottega della Pedagogista: dr.vaniarigoni@gmail.com – 055 472846. Per parlare direttamente con la dott.ssa Pucci : giulia.ellina.pucci@gmail.com che lavora nella provincia di Siena-Firenze
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