La Bottega va in Europa

Alla vigilia di una nuova partenza, questa volta verso Trento c/o il Centro Erickson di cui tesso lodi e talvolta dubbi per l’ultimo mio aggiornamento professionale del 2015 .

 

In attesa del Frecciaargento

Questa volta ho unito due interessi: la voglia di conoscere dal vivo quanto sia densa di contenuti la sede Erickson e la voglia di avvicinarmi al mondo dei finanziamenti europei, l’Europrogettazione appunto.

(cit. Wikipedia) Europrogettazione è un termine tecnico con cui si vogliono indicare tutte le complesse attività necessarie e strumentali alla produzione, alla stesura e alla presentazione dei progetti europei, intendendosi come tali le domande di finanziamento indirizzate alla Commissione europea (o ad altri enti che comunque gestiscono e allocano fondi europei), in risposta ad uno specifico bando, volte alla realizzazione di un determinao programma di attività predisposto dagli stessi proponenti. Tale programma di attività, per essere finanziabile, deve presentare uno spiccato interesse europeo, nell’ambito di una delle diverse politiche comuni.
In realtà le attività di europrogettazione possono interessare tanto gli enti pubblici (ministeri, università, comuni, aziende sanitarie, ecc.) che i privati (aziende, associazioni, fondazioni, ecc.) in quanto possibili beneficiari dei bandi europei ad essi destinati.

Ho scoperto navigando nel web che il termine è stato coniato in Italia nella seconda metà degli anni novanta, allorché un progetto finanziato dal Fondo Sociale Europeo, progetto denominato “Europélago”, fissò per la prima volta criteri e modalità operative per la formazione dei funzionari pubblici degli enti locali impegnati nella gestione dei fondi europei, e nelle relative modalità di acquisizione degli stessi.

viajes_para_quinceaneras_a_europa_2015Negli ultimi mesi con il Team-sponsor de La bottega della pedagogista® sto lavorando a una progettazione capillare per offrire un servizio ancora più efficace per le famiglie, bambini e adulti che calcano i percorsi formativi che realizzo per e con loro. Poiché in Italia si investe con “fatiche e resistenze” nella formazione educativa nascondendosi dietro la mancanza di fondi (dette anche risorse economiche) credo sia importante per noi libere professioniste del settore essere in grado di attivare una rete di interconnessioni idonee ad accedere e esplorare altri spazi di finanziamento. 

La specialista di oggi che è anche autrice di questo spazio, è una professionista che investe continuamente in aggiornamenti e formazioni (difficilmente gratuite) perché crede nel valore della ricerca scientifica e nella qualità dei servizi alla persona che  offre attraverso il suo lavoro nel quotidiano. La Scienza dell’Educazione necessita di continue esplorazioni e confronti con ciò che è stato e con la società attuale, senza di questi momenti di autoriflessione e dibattito con altri diversi da sé potrebbe serenamente appellarsi al titolo di “scienza morta”.

Da anni con alcune colleghe cerchiamo di realizzare (e nel nostro piccolo ci siamo riuscite) una connessione fra libera professione, territorio e agenzia scuola come un’inevitabile e speciale passaggio affinché la società riesca ad operare in prevenzione dei “non-agi” e delle difficoltà delle deregolazioni sociali.

Oggi nei social leggiamo di gruppi pedagogici che promuovono queste direzioni, momenti di incontro fra cittadinanza e pedagogia e come delle vecchie zie li osserviamo con serenità e gioia perché abbiamo creato un ponte fra il passato e il futuro della professione educativa.  Sul quel ponte noi siamo già un po’ avanti ma ancora dobbiamo impegnarci molto perché decada l’ostacolo dei fondi economici a bloccare il cambiamento di un paese (e l’educazione fatta da specialisti dell’educazione è alla base di ogni significativa trasformazione di una società).

Vi saluto! chissà che non ci sia qualche collega che conosco solo social…

PS. per le giovani promesse dell’educativo Aggiornatevi!Aggiornatevi!Aggiornatevi! i soldi vi ritorneranno indietro in soddisfazioni e qualità del servizio che svolgerete

PS2. colleghe non limitatevi ai corsi obbligatori, a quelli gratuiti..investite nel completare le vostre professionalità, non si finisce mai di migliorarsi

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