Ispirata da Lettera a mia figlia di C.Sarno

In questi giorni in cui l’Università di Firenze ha scatenato con l’intervento di Lorenzo Cherubini (che per me classe ’72 resterà sempre il Jovanotti di “sei come la mia moto….”, di cui apprezzo molti testi tardivi) un vero caso mediatico e social intorno alle parole da lui espresse un po’ a caso (come a volte è accaduto in certi suoi testi giovanili)…

…voglio ribloggare questo post scritto da una persona-collega con cui a volte non mi son trovata in linea del tutto, ma indubbiamente con uno sguardo simile al mio, padre ed educatore, marito e cittadino.
Le parole sono una traccia, un segno, hanno un valore ed un peso anche se non sono scritte e per questo invito tutti a fare un passo indietro e silenziosamente aprire un vocabolario e rileggersi quali i veri significati di :

lavoro, stage, tirocinio, praticantato, precariato, addestramento, volontariato

troverete che nessun di loro è sinonimo di un altro.

Buona lettura!

 

Lettera a mia figlia..

 

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