Maternità dolce

Le belle donne si domandano dove si celi il mio segreto.

Non sono appariscente, né disegnata per vestire
taglie da modella,
ma quando comincio a raccontarmi
credono stia raccontando storie.
Dico loro
che è nello spazio del mio abbraccio,
è nell’ampiezza dei miei fianchi
è nell’andatura del mio passo,
è nella linea delle mie labbra.
Sono una donna,
intensamente.
Sono una donna fenomenale
Ecco io chi sono.

Grazie a un sito trovato online mi sono appassionata alle parole di questa poetessa oggi scomparsa e quando ho pensato a scrivere una riflessione sulla maternità mi è venuta in mente proprio questa lirica.
La maternità oggi è un argomento tanto dibattuto a qualsiasi livello (dalla chiacchiera al bar fra amiche e colleghe all’aula universitaria), tante coppie in cerca di una maternità sempre più spesso tardiva (perché prima ci si occupa di raggiungere una stabilità socio-economica), tante persone che ne rimangono schiacciate sia per le difficoltà nel realizzarla che nella solitudine del portarla avanti.

Quando entro in una stanza,
disinvolta, come piace a te
E cammino verso un uomo
tutti gli altri si alzano in piedi
O cadono sulle ginocchia,
poi si raccolgono intorno a me
Come le api intorno al miele.
Dico loro
che è il fuoco del mio sguardo,
è lo splendore del mio sorriso
è l’ondeggiare della mia vita,
ed è la gioia nei miei piedi.
Sono una donna,
intensamente.
Una donna fenomenale
Ecco io chi sono.

Quante di noi non si riconoscono essere creature fenomenali?

La capacità di generare è un qualcosa di naturale quanto miracoloso, ma riprodursi e generare non sono sinonimi.

La scienza riproduce, l’umanità genera.

Anche gli uomini si domandano
cosa vedano in me,
ci provano davvero,
ma non riescono a toccare
l’essenza del mio mistero.
Quando tento di mostrarlo
essi dicono che ancora non vedono.
Dico loro
Che è nell’arco della mia schiena,
è nella luce del mio sorriso,
è nel sentiero dei miei seni,
è nella grazia del mio stile.
Sono una donna,
intensamente.
Sono una donna fenomenale.
Ecco chi sono io.

Ora puoi comprendere
perché il mio capo non è chino.
Io non urlo o salto in giro
io non parlo con un grido.
E quando mi vedi passare provi un orgoglio glorioso.
Io dico
è nello scatto delle mie ginocchia,
è nell’onda dei miei capelli,
è nel palmo delle mie mani,
è nel bisogno delle mie attenzioni.
Perché io sono una donna,
intensamente.
Una donna fenomenale.
Ecco io chi sono.
(Maya Angelou, Una donna fenomenale)

Alcuni spunti di lettura (scelti anche provocatoriamente) trovati sul web:

http://www.stateofmind.it/2015/03/resilienza-psicologia-positiva/

http://www.dailybest.it/2015/03/23/tutte-le-piu-orribili-e-disgustose-torte-a-tema-maternita/#

Infine come avrete già visto nel mio blog, sostengo attivamente l’attività di volontariato che porta avanti l’Ass. Ciao Lapo col sostegno alle famiglie in lutto, formazione del personale sanitario e ricerca, nonché la promozione della salute in gravidanza.

ciaolapo

Se volete contribuire ai loro progetti potete effettuare una donazione tramite il loro sito o richiedere un medaglione de La Bottega della Pedagogista (dal cui prezzo tolte le spese vive andranno 8 euro in donazione all’associazione): proprio oggi ho inviato i primi soldi grazie ai primi 7 medaglioni!

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