Le DONNE di CollaborAZIONE

Schermata 2015-03-08 alle 18.19.44Chi mi segue costantemente conosce già cos’è il Progetto CollaborAZIONE, ma qualcuno potrebbe essere entrato ne La Bottega della Pedagogista solo oggi, perciò in breve:

CollaborAZIONE nasce come upload di un primo incontro informativo sugli Apprendimenti promosso da un’Associazione culturale Per fare l’albero di Montaione e condotto dalla mia collega/amica Monica Maressi (Pedagogista clinico e Mediatrice familiare) e la giovanissima Giulia Pucci (esperta di Linguistica e futura Pedagogista clinica e Psicomotricista funzionale), che mi vedeva in quel momento solo come ospite e sostenitrice (insieme a Italo Pistelli, optometrista) di un pensiero ampio sulla questione “apprendimenti”.
Nei mesi a seguire è nato il progetto poi presentato alla Dirigente di Signa (cittadina nei pressi di Firenze) il cui nome è CollaborAZIONE: incontri formativi e informativi per docenti organizzati e condotti dal team Maressi-Pistelli-Pucci-Rigoni.

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Ho chiesto a Monica e Giulia, con cui stiamo portando avanti la seconda parte del percorso che si occupa di “formazione personale” di un gruppo di 22 docenti, di scrivere cosa significasse per ciascuna la parola “collaborazione”.

Giulia velocissima, mi risponde così:

CHE COSA E’ LA COLLABORAZIONE?

L’ESSENZA della collaborazione sta per me in queste due frasi che mi stanno molto a cuore:

«La persona vive sempre in relazione.
Viene da altri, appartiene ad altri, 

la sua vita si fa più grande nell’incontro con gli altri»
(Lettera Enciclica Lumen Fidei, Papa Francesco)

«Siamo proprio come mattoni di un muro:
ognuno di noi ha il suo posto,

anche se può sembrare un piccolo posto
in confronto alla grandezza del muro.
Ma se un mattone si rompe o scivola fuori posto,
gli altri cominciano a dover sopportare uno sforzo anomalo ,
appaiono fessure e il muro si sgretola»
(“Rovering to success”, Baden-Powell –fondatore degli scout-)

Se dovessi scegliere uno slogan per rappresentare l’idea della collaborazione, opterei per questo:

“IO HO BISOGNO DI TE E TU HAI BISOGNO DI ME”

Il punto di partenza della collaborazione è capire e interiorizzare questa idea.

Per me collaborare significa pertanto: UNIRE LE FORZE VERSO UNA STESSA DIREZIONE, NUTRIRSI GLI UNI DEGLI ALTRI, SUPERANDO LE DIFFERENZE  E SOPPERENDO AI LIMITI E ALLE CARENZE DI CIASCUNO. 

E’ facile collaborare? Assolutamente no; per imparare a collaborare dobbiamo sottoporci a un continuo allenamento. E’ POSSIBILE COLLABORARE? Assolutamente sì e i risultati sono sorprendenti.

Schermata 2015-03-08 alle 18.19.02Monica a sua volta, col suo stile sintetico:

La mia idea di collaborazione è
un fine comune condiviso….

Quali sono le forze che ognuno di noi può mettere in gioco per raggiungerlo? E messe in campo queste forze interagendo tra loro danno vita ad altre forze e danno vita ad altri stimoli per altre persone che possono condividere e apportare anche loro nuove risorse….per raggiungere l’obiettivo condiviso e altri non pensati prima ma che nascono dalla collaborazione e condivisione
            un processo che porta al cambiamento. 

La vedo come un’interazione continua, un cammino, un viaggio verso nuove mete che possono essere raggiunte solo con la rete delle forze in azione e dinamico scambio, in sinergia.

“Mettersi insieme è un inizio,
rimanere insieme è un progresso,
lavorare insieme un successo.”
(Henry Ford)

Se poi guardiamo alla scuola e pensiamo alla possibilità di crescere i nostri bambini aiutando chi è in difficoltà, nel rispetto delle peculiarità e possibilità di ognuno….
sarebbe più facile accettare le diversità..
ognuno di noi ha potenzialità diverse  e ha sempre bisogno dell’altro oltre che di se stesso….
nessuno può bastare a se stesso…
da qui nasce il rispetto reciproco, la condivisione, la collaborazione e l’educazione ad essi
come valori universali!

Schermata 2015-03-08 alle 18.20.20e la dott.ssa Vania Rigoni, autore di questo Blog,
cosa pensa della parola collaborazione?

“L’educazione dovrebbe inculcare l’idea
che l’umanità è una sola famiglia
con interessi comuni.
Che di conseguenza
la collaborazione è più importante della competizione.”
 

(Bertrand Russel)

Da figlia unica ho un sogno che è quello di un’immensa famiglia allargata dove tenerezza, solidarietà e rispetto occupano tutti i posti in prima fila, dove i disonesti sono banditi insieme agli invidiosi e ai bugiardi. Per questo la collaborazione è il faro che illumina la mia ricerca di uno stile di vita umanista improntato sull’educazione e sulla condivisione di saperi.

Ecco perché su questo mio blog ospito sempre pedagogisti ed altri specialisti , ecco perché aiuto colleghi di altre città gratuitamente, ecco perché ho voluto partecipare al progetto ebook del gruppo di blogger di Snodi Pedagogici, ecco perché mi è piaciuto così tanto collaborare con Monica e Giulia (e anche Italo!) in questo percorso.

“La forza è nelle differenze, non nelle similitudini”
(Stephen Covey)

Il mio sogno è un flusso aperto di energie che oggi mi ha condotto ad essere parte di un importante successo della Pedagogia Clinica ANPEC in Firenze e dintorni e che mi vede impegnata in un lavoro in rete con le colleghe/amiche dell’Associazione Metas (Lombarda) oltre che nella mia attività quotidiana dello studio e poi chissà….

per voi cos’è COLLABORAZIONE?

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