Dal convegno in Sant’Apollonia son tornata a casa arricchita.
Ho deciso di fare un piccolo report come giovane partita iva e socia regolarmente iscritta a ANPEC e AIMEF (associazioni nazionali regolamentate dalla legge 4/2003), che ha deciso di investire su se stessa e sulle proprie competenze malgrado la fatica data dalla pressione fiscale che mi tassa in totale quasi del 70% (fra INPS, tasse, assicuraz,…) non consentendo ai miei clienti di scaricare le fatture perché non sono sanitaria ma solo un servizio alla persona.
I dati IRPET dicono che c’è un numero elevatissimo di professionisti individuali con p.iva, circa un 80%, di cui molti costretti dalla crisi che non favorisce il lavoro dipendente e costringe i giovani a “inventare” altre attività possibili in cui impiegarsi.
Se oggi essere un giovane libero professionista sembra essere unica via di sopravvivenza, in pratica è un’azione spericolata in quanto per l’attuale sistema di tassazione siamo tutti degli evasori e come tali veniamo regolamentati, senza contare la questione Malattie, Maternità, Infortuni… sulle quali finalmente ci si sta interrogando anche a livello politico (non a caso c’è stato questo partecipatissimo convegno, con l’organizzazione che ha dovuto aprire più sale, e il Presidente Rossi presente).
La Commissione Regionale Toscana nei suoi esponenti ha sottolineato quanto sia un momento sicuramente di difficoltà per i liberi professionisti, che in Toscana sono ancora il motore pulsante dell’economia ai quali fino ad oggi non sono stati concessi alcun aiuto da parte dello Stato, ma che sembra che invece possano accedere a Fondi della Commissione come Imprese Individuali.
Questo è il punto interessante: la dissonanza cognitiva fra essere motori dell’economia ma non poter accedere ai fondi delle imprese, anche quelli stanziati dalla UE. Sembra che questo punto lo stiano abbattendo, se siamo Imprese per lo Stato Italiano lo dobbiamo essere anche quando chiediamo un aiuto a un Fondo UE.
Quindi immagino un domani dove La Bottega della Pedagogista potrebbe diventare, anche grazie ai Fondi UE, uno spazio ampio di aggregazione per i bambini, i giovani e le loro famiglie, dove potersi incontrare e relazionare in un ambiente culturale e pedagogico, aperto a tutte le persone e dove ricevere attenzioni e sostegno pedagogico e degli altri professionisti che vorranno collaborare a questo mio progetto.