Nella Giornata Nazionale dedicata alla Mediazione Familiare che coincide con il “Conflict Resolution Day” mi sembra quasi scontato che anche io dica la mia sia come professionista che come persona.
Scegliere la mediazione come risoluzione dei conflitti credo sia una scelta innovativa quanto, se vogliamo dire, anche banale e semplice, ma nn semplicistica.
Qualsiasi messaggio prodotto oggi per le grandi masse contiene sfide, lotte e guerrieri, persone che soccombono a status, oggetti o valori in virtù della legge del più forte e non necessariamente del più valido.
Oggi si festeggia l’altra via, quella irta e controcorrente che non è “sii buono soltanto” ma è ascolta e progetta un modo per trovare una strategia vincente per entrambi senza ferirsi per ottenere la serenità, senza distruggere il pianeta e costruendo fondamenta per i nostri figli.
In tutto il mondo ci sono dissidi cruenti prodotti da lotte di potere e intolleranze, da menti “occluse” che si riempiono di scarti derivati dall’ignoranza (che produce odi e invidie) e poi come fiori nel deserto spuntano persone luminose e incredibili come Malala Yousafza (17anni) che scrive una lettera piena di forza positiva e di inno all’educazione che rende liberi:
«Ma mentre guardavo i miei fratelli correre sulla terrazza del tetto, far volare gli aquiloni e spostare avanti e indietro abilmente le corde per abbattere quelli degli altri, mi chiedevo fino a che punto una femmina avrebbe potuto essere libera»
« I don’t mind if I have to sit on the floor at school. All I want is education. And I’m afraid of no one. »
o il giovanissimo studente di Hong Kong Joshua Wong che con orgoglio e passione difende la cultura e la democrazia in un luogo inaccessibile (ai media e alla libertà) come la Cina
o come Kailash Satyarthi, 60 anni, ex ingegnere del Madhya Pradesh e fondatore, nel 1980, dell’ong Bachpan Bachao Andolan (abbreviato Bba, Movimento per la Salvezza della Gioventù, in hindi), attiva nella lotta contro lo sfruttamento minorile nel paese che lotta per il diritto all’istruzione dei bambini e vincitore del Nobel per la Pace 2014 con Malala:
«Suggerisco caldamente cinque misure, tutte da intraprendere per fare del mondo un posto veramente adatto a tutti i bambini. E sottolineo tutte, non soltanto alcune:
1. Educazione di qualità gratuita per tutti come chiave per la giustizia sociale, l’equità e la lotta alla povertà.
2. Un maggiore dividendo dei guadagni del mondo per i poveri.
3. Commercio mondiale chiaro e onesto.
4. La crescente perdita di mezzi di sostentamento e di dignità può essere prevenuta soltanto con misure per la salvaguardia ed il sostegno delle risorse naturali dalle quali dipendono i poveri.
1. Educazione di qualità gratuita per tutti come chiave per la giustizia sociale, l’equità e la lotta alla povertà.
2. Un maggiore dividendo dei guadagni del mondo per i poveri.
3. Commercio mondiale chiaro e onesto.
4. La crescente perdita di mezzi di sostentamento e di dignità può essere prevenuta soltanto con misure per la salvaguardia ed il sostegno delle risorse naturali dalle quali dipendono i poveri.
5. La Pace è diritto di tutti. »
Questi pensieri mi stanno accompagnando lungo queste settimane di Ottobre, in questa giornata intensa perchè dei bambini è il Futuro ma degli adulti è il compito di prepararlo perchè loro possano viverlo!
Vi saluto così:
Kailash Satyarthi
Ka
Sto con la purezza delle risposte dei bambini
È la vita, è bella ed è bella!
Vivere e non aver vergogna di esser felici!
Cantare la bellezza dell’essere un eterno apprendista!
So che la vita dovrebbe essere davvero migliore e lo sarà
Ma questo non mi impedisce di ripetere:
È bella, è bella e è bella!
Gonzaguinha