Il corpo sconvolto di Ermelinda Campani è un libro che mi son sempre ripromessa di leggere da quando studiavo Storia del cinema per i miei progetti per la scuola, lo avevo scovato in Mediateca regionale…è un testo che parla dei corpi rappresentati nell’epoca della rappresentazione e degli involucri.
In studio vedo molte persone con corpi diversi. Spesso bambini troppo molli, con corpi che non controllano. Lavorare con i loro corpi, farglieli scoprire giocando, aiutarli a cogliere in loro stessi tutte quelle informazioni che poi la scuola richiede loro, perchè è dentro il nostro corpo e il suo movimento consapevole la chiave che apre la porta degli apprendimenti.
Sì…e le mie coppie genitoriali lo sanno, non c’è etichetta (BES, DSA, ADHD….)che tenga di fronte a un corpo misconosciuto…o come si fa (scusate il fiorentinaccio) a fare i conti, a leggere e capire se non si sa che noi siamo più grandi di…, più bassi di…, che c’è un braccio destro più forzuto dal sinistro?
Siamo l’epoca dei corpi sconvolti dai media, dalle richieste di performance assurde (bambine di 11 anni vestite da 30enni, 12 enni che escono dopocena ogni sera, bambini con i cellulari), da genitori saggi che devono lottare con quelli meno perchè professano la “filosofia del sorriso e del giocare insieme”…
E noi colleghi?…
Un gran lavorone ci aspetta: sostenere le famiglie (tutte), sostenere il cambiamento da umanità individualista e furbetta a umanità cooperativa e rispettosa, favorire la conoscenza delle “arti magiche della relazione comunicativa e affettiva” fra genitori-figli, fra partner, fra pari… sostenere le Persone mentre stanno frugando in quella valigetta incasinata di utensili fin quando non si accorgono che li hanno tutti.