Hai paura che tuo figlio sia trattato da diverso: delle letture che ti aiuteranno.

Hai paura che tuo figlio sia trattato da diverso, questo è un pensiero che hai in automatico ogni volta che osservi un comportamento inaspettato nel tuo bambino o ragazzo, pensi che come lo vedi tu lo vedranno anche gli altri e talvolta il peso di questo possibile giudizio ti angoscia.

Un tema molto importante è l’educazione sessuale, siamo di fronte a un’epoca dove i bambini vengono in contatto con informazioni esplicite, non più fumetti visti a 16anni con gli amici ma video che non lasciano spazio a fantasie che arrivano direttamente in chat.

Non puoi fingere che tuo figlio non sarà fra quelli. Devi lavorare in prevenzione o ti ritroverai come capita sempre più spesso con ragazzi che si isolano inconsapevoli della propria sessualità o che fuggono da gesti e azioni che hanno compiuto per stare nel branco di cui si sono presto pentiti.

Navigando qua e là ho trovato su un blog di un’insegnante motivata questo materiale:

Tre percorsi di formazione e aggiornamento per dirigenti, docenti e alunni sulle materie antidiscriminatorie, con particolare focus sul tema Lgbt*e sui temi del bullismo omofobico e transfobico. Ma gli opuscoli sono stati bloccati per intervento di Bagnasco e della Giannini (cito la Fonte)
I percorsi “incriminati” sono stati elaborati da 29 associazioni del mondo Lgbt e sono diversi per ogni grado di scuola: superiore, media inferiore ed elementare. 
Ti copio i LINK da cui potete scaricare i libretti
Educare alla diversità a scuola  (Scuola Primaria)
Educare alla diversità a scuola  (Scuola secondaria di primo grado)

Educare alla diversità a scuola (Scuola secondaria di secondo grado)

Trovo che all’interno siano racchiusi materiali e spunti per riflettere fra genitori, fra insegnanti e nelle classi sopratutto medie e superiori.La mia buona prassi, quando scarico materiale dal web, è leggerlo con calma, archiviarlo per categoria e poi cogliere quello che mi è utile per il mio lavoro quotidiano di Pedagogista e in questi testi ho trovato molti sollecitatori.
 
Per esempio la lezione A CACCIA DI STEREOTIPI non è male….

Obiettivo: Analizzare gli stereotipi culturali sull’omosessualità, mettere in discussione le false credenze e modificarle.

Non credo sia comunque un argomento facile da trattare, specialmente nelle Scuole secondarie, credo che per affrontarlo sia necessaria una meta-competenza che è la capacità di entrare in relazione con i ragazzi e i colleghi, creare una squadra e di conseguenza un setting accogliente e a-giudicante (come facciamo negli studi pedagogici e mediativi).

Inoltre grazie ad una segnalazione di una lettrice ho individuato altro articolo importante, qualora tu fossi genitore (o insegnante) di un ragazzo o ragazza LGBTQ che spiega come possono essere vittime facili di cyberbullismo.

Sfortunatamente, i social media sono anche pieni di bullismo. Gli studi hanno persino dimostrato che, a causa del fatto di non dover affrontare di persona la vittima incoraggi molti molestatori, il bullismo è molto più diffuso online che nella vita reale.

La ricerca ha anche dimostrato che il cyberbullismo provoca depressione e molte vittime si trasformano in meccanismi di coping malsani come droghe, alcol e autolesionismo.

Se da un lato non c’è modo per le persone di fermare i molestatori dall’esercitare il bullismo, dall’altro ci sono modi per proteggersi, rendendo meno gravi le ripercussioni del cyberbullismo.

A volte basta bloccare e segnalare utenti che praticano abusi, quindi non è necessario interagire con loro.

La diversità è sempre stata qualcosa che ha fatto paura all’uomo, quando pensiamo al diverso pensiamo che non è come noi, non lo conosciamo e ci spaventa.

Ho visto tante situazioni di “diversità” nella mia lunga vita professionale, alcune date da caratteristiche di nascita altre per eventi della vita, qualcuna più grave altre solo complesse, tante definitive come anche un numero considerevole in via di trasformazione.

La diversità non è un genere sessuale o un colore, una fede, una lingua. La diversità è spesso un aggettivo che si associa a un nome e per questo deve essere scelto con cura e con attenzione, meglio ancora sarebbe imparare a definire la Persona, i ragazzi e i bambini per le loro azioni, la scala etica e il rispetto.

Tuo figlio non è il dislessico. Non è il disprassico. Non è il lento, il bullo, il gregario, il gay, l’anoressica, l’iperattivo, il grasso, lo psicotico, l’autistico, il calciatore…

Tuo figlio è tuo figlio.
Tua figlia è tua figlia.

Hanno delle caratteristiche e su quelle la pedagogia clinica ® insieme al lavoro di consulenza genitoriale possono attivare dei cambiamenti significativi (a volte in cooperazione con un sistema integrato fra altre discipline).

I miei contatti se hai bisogno di una consulenza:

☎️ 055-472846 – 3332351003

📩 dr.vaniarigoni@gmail.com

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*Che cosa vuol dire LGBT (o GLBT)? (cito l’opuscolo per le Scuole secondarie superiori) Con l’espressione LGBT si intende Lesbiche/Gay/ Bisessuali/Transessuali. LGBT è, quindi, un acronimo per indicare gli individui omosessuali (gay e lesbiche), bisessuali e transessuali, e le tematiche attinenti (possiamo parlare di mondo LGBT, diritti LGBT, lotte del movimento LGBT ecc.).

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