Mi è stata regalata una simpatica gomma del mio colore preferito…con una didascalia ironica
Oggi, giorno della memoria*, io pensavo a quante volte si è usata questa scusa di fronte a un nostro errore:
Non ricordavo…boh…la mia memoria….
La memoria è allenabile esattamente come un muscolo… più ti eserciti a ricordare più ricordi.
MA la memoria ha anche alcune peculiarità nascoste:
-non si vede e quindi si può fingere di averla o no,
-aumenta proporzionalmente all’interesse,
-diminuisce proporzionalmente all’intenzionalità.
Come fare per migliorarla se si pensa di averne poca?
Ci sono tante strategie più o meno efficaci:
– creare degli agganci (come quando si ricordano i numeri a coppie, o ricordarsi un evento in base alla musica o gli odori che sentimmo)
– crearsi dei legami di idee (le mappe concettuali con cui tanto si lavora nei recuperi scolastici)
– i colori (legare ogni concetto a un colore)
E se siamo noi i docenti, come aiutare a ricordare?
Si chiama leadership, carisma, abilità oratoria:
-preparasi tanto
-muoversi e catturare tutti
-guardarli negli occhi
-mantenere alta l’attenzione
-usare una tonematica adeguata
-cercare di interagire con chi ascolta
ma prima ancora OSSERVAZIONE e CONOSCENZA di chi si ha di fronte in modo da tarare strategicamente il registro linguistico ed iconico su chi ci ascolta.
A tal proposito se avete voglia di osservare e ascoltare due personaggi che hanno fatto la storia contemporanea:
Steve Jobs nel 2005 e Obama nel suo discorso del 2012
https://youtube.googleapis.com/v/oObxNDYyZPs&source=uds
https://youtube.googleapis.com/v/o-E0U7eJMhY&source=uds
Detto ciò non posso che ricordare anche io che per le aspettative e i desideri di qualcuno in ogni parte del mondo si scatenano guerre e nascono morti e sofferenti da moltissimi secoli…
che il mio compito come educatore e pedagogista è quello di far si che nel futuro le aspettative e i desideri del singolo siano progettati tenendo anche conto della colletività e del rispetto alla vita sopratutto in questo momento storico-culturale.
Voi come lavorate sulla memoria?