NORMALISSIMO,
e certo che gioca, è un BAMBINO come tuo figlio!
La dislessia, la disortografia, la discalculia.. come già ho detto più volte e testimoniato dalla ricerca scientifica prima di me, sono i nomi di alcuni disturbi specifici dell’apprendimento.
Si manifestano più o meno severe, sono a eziologia ancora non ben chiarita e possono derivare anche dal contesto in cui un bambino vive e cresce (troppo povero di stimoli, di nutrimenti).
Tuttavia è dimostrato che con la giusta strategia si può lavorare fino a superarlo (non si guarisce però) e a vivere sereni, felici e soddisfatti anche del proprio percorso scolastico.
Non è un deficit intellettivo.
Ovvero quella persona ha un differente modo di funzionamento delle aree predisposte all’apprendimento e alle funzioni cognitive, senza necessariamente essere meno intelligente di un altro.
Qui vi riporto per precisione e informazione cosa dice il Documento internazionalmente condiviso delle Malattie:

I D.S.A. sono quindi un gruppo eterogeneo di disturbi che si manifestano solamente nell’acquisizione delle abilità scolastiche quali la lettura, la scrittura e il calcolo. La loro caratteristica principale è quindi la specificità: il disturbo riguarda uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.
– Compromissione significativa e persistentedella funzione interessata
– Capacità intellettive nella norma
– Assenza di deficit sensoriali
– Assenza di danno neurologico
– Assenza di disturbi relazionali (primari)
– Presenza di normali opportunità educative
– Familiarità per il disturbo nel 60-70% dei casi
– Prevalenza accentuata nei maschi
– Consistente associazione tra i diversi DSA
– Eterogeneità dei quadri funzionali
– Eterogeneità dei profili di sviluppo
– Associazione con disturbi psicopatologici
Troppo difficile? Te lo spiego in pochissime parole.
C’è un funzionamento difettoso nelle aree interessate alla lettura, il calcolo, la logica, la scrittura, il linguaggio.
Cosa occorre fare come genitori?
1. Capire che vostro figlio NON ha un deficit intellettivo. Capire che tipo di disturbo egli ha e quindi come si manifesta e poi CAPIRE come genitore cosa fare.
2. Dis-pensare vostro figlio da alcune cose che egli non può fare
3. Com-pensare al fine di apprendere e di acquisire maggior autonomia
Perciò la calcolatrice di cui si parlava è uno degli strumenti compensativi che servono proprio a quel bambino e ragazzino a “eludere il suo problema di malfunzionamento” di certi automatismi in funzione dell’apprendimento delle procedure di problem soling e risoluzione dei problemi.
Gli strumenti compensativi e dispensativi.
Le misure compensative sono strategie o strumenti, informatici e non, che hanno lo scopo di compensare il disturbo supportando i ragazzi in quelli che sono i loro punti di debolezza dovuti ai DSA. Sono strumenti compensativi ad esempio il pc, la sintesi vocale, la calcolatrice, la tabella delle formule, la tavola pitagorica, l’utilizzo di mappe concettuali o mentali e cartine durante le interrogazioni, il dizionario digitale, una diversa presentazione delle modalità di verifica, ecc.
Sono invece misure dispensative: gli esercizi più corti, evitare la lettura a voce alta, ridurre i compiti a casa, evitare l’apprendimento mnemonico, ecc. La loro applicazione è prevista dalle note ministeriali in tema di DSA. L’utilizzo di tali strumenti in classe e a casa non elimina il disturbo, ma agevola l’apprendimento e richiede da parte degli insegnanti la conoscenza del disturbo e delle sue manifestazioni.
Tutto questo non va tuttavia applicato uguale per tutti, le persone e tuo figlio è unico e quindi necessita di un PdP (piano didattico personalizzato).
Gli interventi migliori sono quelli altamente personalizzati.
Se poi vuoi parlare con la pedagogista Vania Rigoni per essere seguito nel coordinare il percorso educativo e didattico di tuo figlio a scuola al meglio puoi contattarla attraverso uno dei riferimenti in alto.
Se pensi che questo articolo sia utile per qualche tuo amico o collega, condividilo con lui.
A presto,
Vania Rigoni
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