A Qualcuno che lo definisce ottimista,
Lorenzo Cherubini replica così:
«Le parole sono come i luoghi, ci incontriamo nelle espressioni ma veniamo da posti diversi. Il significato che diamo ad una frase è sempre differente, per cui rifuggo le etichette.
Non sono ottimista, sono me stesso.
Tendo ad affrontare le difficoltà per risolverle con un atteggiamento positivo.
Ma vorrei essere percepito nella complessità.
L’unica certezza che ho è che proverò a mantenermi autentico.
Perché l’arte funziona solo se conserva un lampo di verità».