Oggi ho pensato a lungo a quello che ci siamo detti ieri sera fra quattro adulti normodotati…
Mi sono domandata perche’ sembra una cosa cosi’ difficile accettare che il loro bimbo sia cresciuto e che qualcuno abbia voglia di investire anche su di lui? perche’ non lasciarlo mettersi alla prova, come la prima volta che si tentenna provando a camminare e le volte che si sbaglia a ripetere le tabelline…?
Eppure con me c’era una persona che conosce fino nel profondo la loro sofferenza, che e’ consapevole che forse per suo figlio non ci sara’ mai un’opportunita’ come quella che si sta proponendo….eppure anche lei non e’ riuscita a “bucare” quel muro di gomma…
E’ vero,
anche i miei genitori hanno sperato che percorressi le loro vie, poi hanno sperato che non crescessi mai per come sono sensibile ed ancora oggi se potessero mi relegherebbero in un mondo dorato e protetto…ma
MA con orgoglio posso dire OGGI che sono riuscita a dimostrargli che il mio sogno di CAMBIARE IL FUTURO lavorando sul presente puo’ essere un LAVORO REALE.
La pedagogia e la vita mi hanno insegnato che se lavoriamo con passione sul presente, domani avremo risultati inaspettati dai soggetti piu’ improbabili.
In equilibrio sopra la follia, trovo il calore che le religioni ci spingono a cercare.
Complimenti Vania, è un bellissimo pensiero e condivido in pieno tutto ciò che hai scritto. Dalle tue parole ripenso alla settimana appena trascorsa con i ragazzi e mi accorgo di quanto i genitori siano cause, molto spesso negative, della fermezza con la quale un ragazzo, davanti ad una semplice albicocca, non si sforza di aprirla per levare il nocciolo e gustarsi la polpa. Se dall'altra parte capisce che fin quando non la apre con le proprie mani non potrà gustarsela, lui rimane lì, immobile, passivo di quel limite che chiamo “pigrizia” e che vedo dissolversi felicemente quando il ragazzone decide di tentare, agguantando quel frutto e dividendolo in due. Bravo M., è un traguardo in più che hai raggiunto.
Lasciamo crescere i nostri figli, spronandoli a fare fin dove sappiamo possono arrivare, e se abbiamo dei dubbi? I pedagogisti, psicologi, educatori servono proprio a questo, a consigliare, a caricare il genitore di quel pizzico di coraggio in più per lasciare il figlio sospeso tra il riuscire e il fallire. Seminare nel presente per vedere germogliare tanti bei fiori nel prossimo futuro. Come il ruggito di un leone.
Stefano Atzeni.
Come il ruggito di un leone che si apre alla vera vita…bel pensiero “collega”!