Mentre prepari la tua colazione, pensa agli altri,
non dimenticare il cibo delle colombe.
Mentre fai le tue guerre, pensa agli altri,
non dimenticare coloro che chiedono la pace.
Mentre paghi la bolletta dell’acqua, pensa agli altri,
coloro che mungono le nuvole.
mentre stai per tornare a casa, casa tua, pensa agli altri,
non dimenticare i popoli delle tende.
Mentre dormi contando i pianeti , pensa agli altri,
coloro che non trovano un posto dove dormire.
Mentre liberi te stesso con le metafore, pensa agli altri,
coloro che hanno perso il diritto di esprimersi.
Mentre pensi agli altri, quelli lontani, pensa a te stesso,
e dì : magari fossi una candela in mezzo al buio.
di Mahmud Darwish
Dalla sua ultima raccolta “Kazahri al-Lawzi aw Ab’ad” (come il fiore di mandorolo o più lontano”
Mahmud Darwish nacque ad Al-Birwah, presso la citta’ di ‘Akka, in Palestina, nel 1941. Nel 1948 il suo villaggio fu attaccato dai Sionisti e la sua popolazione si disperse in altri luoghi. Il futuro poeta e la sua famiglia ripararono in Libano. Un anno dopo, tornati in Palestina, trovarono il villaggio completamente distrutto, ed al suo posto un insediamento ebraico. Darwish scrisse la sua prima poesia quando frequentava la scuola elementare, nel villaggio di Der-el-Asad. Fu detenuto nelle carceri israeliane, e molte volte fu costretto agli arresti domiciliari, a causa dei suoi scritti e della sua attività patriottica. Ciò non gli permise di frequentare l’Università. Nel 1970 fu a Mosca, e da qui, nel 1971, si trasferì al Cairo. Fu a capo del Centro di ricerca Palestinese, editore del giornale Palestinian Affaire Magazine, direttore dell’Associazione degli Scrittori e Giornalisti Palestinesi, fondatore del giornale dell’Associazione, Al Karmil Magazine e, più tardi, membro della Commissione Esecutiva dell’OLP, da cui si dimise nel 1993.>Il 9 agosto 2008 si spense il poeta della resistenza all’ospedale di Huston (Texas) dopo un’operazione al cuore, fatta il 06/08/2008.